Supermercati presi d'assalto in Sardegna, audio Whatsapp parla di sciopero per 15 giorni: scatta la psicosi
Sono scene che ricordano i primi mesi di lockdown a marzo 2020 quelle che si vedono in Sardegna negli ultimi giorni, dove i supermercati sono presi d’assalto. La psicosi che ha portato alle file interminabili davanti ai negozi di generi di prima necessità è partita da alcuni audio circolati su Whatsapp.
Supermercati presi d’assalto in Sardegna, psicosi per un audio che circola su Whatsapp
La psicosi collettiva, come riporta il quotidiano locale La Nuova Sardegna, è dovuta a un audio che circola su Whatsapp, dove si parla di uno sciopero degli autotrasportatori di 15 giorni.
“Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima”, si sente nell’audio registrato dal presunto autotrasportatore su Whatsapp.
I responsabili della grande distribuzione: “Non ci sono problemi di approvvigionamenti”
A stretto giro è arrivata la replica dei responsabili della grande distribuzione, come riporta La Nuova Sardegna: “Al momento non ci sono assolutamente problemi di approvvigionamenti”.
Per quanto riguarda l’audio che invita i cittadini ad andare a fare scorte di cibo, è intervenuto il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu: “Si tratta di un messaggio di un lavoratore disperato che sta annunciando qualcosa di illegale. Vietare i beni di prima necessità è un reato, non è possibile privare la popolazione dei beni primari”. Lo ha detto ai media locali.
Supermercati presi d’assalto in Sardegna
Sciopero, quando ci sarà e quanto durerà
Se lo sciopero di 15 giorni è ormai chiaro che non ci sarà, gli autotrasportatori dopo una riunione a Tramatza (Oristano), hanno annunciato davvero una manifestazione: “Da lunedì ci fermiamo, siamo in 350”. “Non sappiamo quando riprenderemo a fare consegne, prima dovranno accogliere le nostre richieste: la defiscalizzazione del gasolio, a 2,50 euro al litro non si può lavorare. Lo stop inizierà all’alba, faremo ciò che è opportuno fare per noi stessi e per tutti i sardi”. Lo ha dichiarato Franco Funedda, autotrasportatore di Sassari.
“Lo sciopero sarà volontario, ma il messaggio deve arrivare a tutti – ha aggiunto -. Siamo pronti a paralizzare l’Isola per attirare l’attenzione su una situazione insostenibile. Non solo il gasolio che è ormai arrivato a prezzi stellari, a pesare sulle nostre tasche ogni giorno ci sono anche l’aumento dei costi per i trasporti marittimi, quelli per la manutenzione del mezzo e la sostituzione degli pneumatici. Un salasso continuo ormai arrivato a livelli non più sopportabili”, ha detto invece a L’Unione Sarda Massimiliano Serra.