Suicidio in carcere, il fratello di Dani Alves smentisce e sbotta: "Quanta crudeltà". Annunciata azione legale
Sul web è circolata la notizia del suicidio di Dani Alves, ma è una fake news: lo sfogo del fratello dell'ex Juventus
Nel pomeriggio di sabato 9 marzo in Brasile è circolata la voce di un possibile suicidio in carcere di Dani Alves. Notizia seccamente smentita dalla famiglia del calciatore, che si trova recluso al Brians 2 di Barcellona dove sconta una condanna per stupro.
- Suicidio Dani Alves, la notizia
- La smentita del fratello di Alves
- Azione legale dopo la fake news
- Attivato protocollo anti-suicidio
Suicidio Dani Alves, la notizia
La notizia della morte di Dani Alves è circolata nella giornata di sabato 9 marzo 2024. I rumors sul suicidio dell’ex Juventus sono circolati con insistenza sui social.
Un’indiscrezione che ha gettato nello sconforto i tanti fan del brasiliano protagonista, nell’ultimo periodo, più della cronaca giudiziaria che in campo.
La smentita del fratello di Alves
Una notizia che è giunta fino alle orecchie della famiglia, che non ha perso tempo a smentire seccamente i rumors sulla morte dell’ex giocatore.
Ney Alves, fratello di Dani, ha infatti sottolineato che quelle circolate sono fake news: “Quanta crudeltà ha l’essere umano“.
L’uomo si è poi scagliato contro tutti quelli che hanno messo in circolo il “boatos”: “Lo avete già condannato per le parole di una donna entrata in un bagno maschile per fare cosa solo lei lo sa. È già stato condannato. Non è sufficiente? È in prigione. Ora, la follia è che ne volete la morte. Volete vedere mio fratello morto. Ma quanta crudeltà è questa”.
Dani Alves
Azione legale dopo la fake news
Nelle stesse ore in cui Ney Alves ha pubblicato sui social lo sfogo contro i rumors della morte del fratello, a muoversi è stato anche l’addetto stampa di Dani Alves.
Contattato da Radio Itatiaia di Belo Horizonte, l’ufficio stampa del brasiliano ha smentito la notizia e ha annunciato un’azione legale.
Attivato protocollo anti-suicidio
La notizia falsa sulla morte del calciatore arriva dopo che dal Brians 2 di Barcellona, dove Dani Alves si trova recluso per scontare la condanna per stupro, era arrivata una decisione importante per tutelare l’ex Juventus e Barcellona.
Per il calciatore brasiliano, infatti, da alcune settimane è stato attivato un protocollo anti-suicidio.
L’ex terzino della Seleção, intanto deve scontare una pena di 4 anni e mezzo dopo essere stato accusato di aver aggredito sessualmente una ragazza di 23 anni nel bagno dell’area riservata della discoteca Sutton di Barcellona il 30 dicembre 2022. Disposti anche 5 anni di libertà vigilata dopo la fine della pena e 9 anni di obbligo di allontanamento ad almeno 1 km di distanza dal domicilio della vittima.