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Su Vannacci Bersani tira dritto: "Ridirei tutto", e il generale lo invita a prendere un caffè per chiarirsi

Continua la baruffa tra Pier Luigi Bersani e Roberto Vannacci: l’ex segretario PD non rimangia quanto detto e il generale lo invita per un caffè

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Continua lo scontro a distanza tra l’ex segretario del PD Pier Luigi Bersani e il generale Roberto Vannacci. Il primo, nel corso di un’intervista, ha detto che la domanda che ha portato Vannacci a denunciarlo la rifarebbe ogni giorno, mentre il generale lo ha invitato a prendere un caffè insieme.

L’intervista a Pier Luigi Bersani

Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’ex segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, è tornato a parlare della querelle con il generale Vannacci, che lo ha querelato per diffamazione.

Una denuncia giunta dopo che Bersani, parlando del libro “Il mondo al contrario” aveva provocatoriamente chiesto: “Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare del coglione a un generale?”.

Vannacci BersaniFonte foto: ANSA
Pier Luigi Bersani, querelato per diffamazione dal generale Roberto Vannacci

E, nonostante l’arrivo di un decreto penale di condanna al pagamento di una multa per diffamazione aggravata, Bersani non indietreggia: “Con quella domanda, che rifarei tutti i giorni, non ho insultato Vannacci, ma le idee regressive che la destra sta sdoganando e che ci rubano il futuro. Mi sto occupando di quel rancore che le destre stanno scagliando contro i diritti sociali e civili”.

Bersani contro Salvini

Bersani ammette di aver ricevuto “valanghe di solidarietà”, ma non è abbastanza dato che “chi condivide, alzi la voce. Loro, chiamiamoli fascisti o come vogliamo, si nascondono sotto la scusa della critica al politicamente corretto e per questo io non lo sono stato. C’è in gioco un arretramento di civiltà”.

E in merito a Matteo Salvini, come al solito entrato nella polemica social affermando che Bersani avrebbe mostrato l’“arroganza tipica dei kompagni” e che “deve pagare”, l’ex segretario taglia corto: “Se dovrò pagare, non saranno 49 milioni”.

“Salvini mi dà del condannato, ma io non ho ricevuto niente” ha poi aggiunto Bersani, che è anzi intenzionato ad “andare fino in fondo”, anche a processo se necessario.

La risposta di Roberto Vannacci

Dal canto suo Roberto Vannacci, parlando con Adnkronos, ha così commentato l’intervista uscita sul Corriere: “Nulla da aggiungere sulle esternazioni di Bersani che, fintanto che non insulta, può dire quello che vuole e criticare, anche aspramente, ogni idea, posizione o principio”.

“Peccato non sia il solo nella sinistra progressista a trasformare una corretta critica rivolta a pensieri e idee in attacchi diretti deliberatamente alla persona” ha poi aggiunto il generale, che si è detto “sempre aperto e disponibile a ritirare la querela dietro scuse pubbliche e donazione ad associazione militari e poliziotti vittime del dovere”.

“Prenderei anche un caffè con Bersani, magari in uno di quei bar di Ravenna che lui, nello sproloquio nei miei confronti, ha equiparato a luoghi di bassezza culturale – ha poi concluso Vannacci – Anzi, se mi invita al festival dell’Unità io ci sono perché, da sempre, non nutro rancore e non sono prevenuto nei confronti di nulla e di nessun”.

vannacci-bersani Fonte foto: ANSA
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