Studentessa denuncia di essere stata violentata a Milano dopo l’appuntamento preso su un'app di incontri
Una studentessa denuncia di essere stata violentata da un coetaneo che le aveva chiesto un appuntamento su una app di incontri
Una giovane di 21 anni, studentessa universitaria a Milano, ha denunciato di essere stata violentata da un coetaneo di origini americane conosciuto su una app di incontri. Lo stupro sarebbe avvenuto a seguito dell’appuntamento fissato online. Le forze dell’ordine hanno rintracciato il ragazzo, che nega le accuse.
- Studentessa violentata a Milano
- L’appuntamento fissato su un'app di incontri
- Lui si difende: “Nessuna forzatura”
Studentessa violentata a Milano
Intorno alle ore 8:00 del mattino di sabato 5 ottobre, una ragazza di 21 anni è stata soccorsa in piazzale Bottini, di fronte alla stazione ferroviaria di Lambrate, a Milano.
La giovane, cinese ma con residenza italiana, studentessa all’Università Cattolica, stava provando a noleggiare un’auto in evidente stato di shock. È stata lei stessa a chiedere aiuto, chiamando la polizia. Poco dopo sono giunti sul posto anche i soccorritori del 118.
L’appuntamento dopo essersi conosciuti sull’app Bumble
La ragazza ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale ed è stata condotta alla clinica Mangiagalli, dove sono state effettuate le visite ginecologiche e i colloqui con gli psicologi del Soccorso violenza sessuale.
L’appuntamento fissato su un’app di incontri
La ragazza ha raccontato di aver incontrato, nella serata di venerdì, un ragazzo conosciuto su una app di incontri, con cui si erano dati appuntamento dopo aver chattato un po’.
I due hanno trascorso la serata assieme a Milano e si sarebbero poi diretti nell’appartamento dove alloggiava l’uomo. Qui ci sarebbe stato un primo approccio sessuale e, a seguito del rifiuto della ragazza, si sarebbe consumato lo stupro.
Gli agenti hanno rintracciato l’accusato, un ragazzo americano di origini pakistane di 21 anni. Abitante a Londra, dove lavora per un noto brand di moda, venerdì era la sua ultima sera a Milano.
Lui si difende: “Nessuna forzatura”
Tramite il profilo dell’app di dating, gli agenti della Questura milanese hanno rintracciato il ragazzo statunitense, che ha confermato l’incontro e il rapporto sessuale con la studentessa.
Il sito web di Repubblica riporta che, a verbale con gli inquirenti, il giovane si è difeso: “Non c’è stata nessuna forzatura, eravamo entrambi consenzienti”.
Il pm di turno, Paolo Storari, ha indagato il 21enne in stato di libertà, concedendogli di fare rientro a Londra, dove abita e lavora.
Per consolidare o meno l’ipotesi di stupro, saranno messe al vaglio ulteriori testimonianze, le chat tra i due giovani e le immagini dei filmati delle telecamere di sicurezza nei dintorni dei luoghi dove si è svolto l’appuntamento.