Giorgia Meloni a Palermo 31 anni dopo la strage di via D'Amelio: la lettera della premier contro le mafie
Meloni è a Palermo per l'anniversario della strage di via D'Amelio nella quale morirono il magistrato Borsellino e cinque agenti della scorta
Giorgia Meloni è arrivata a Palermo nella mattinata di mercoledì 19 luglio, nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio, dove il 19 luglio 1992 furono assassinati il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.
- Il Presidente del Consiglio a Palermo
- La lettera al Corriere della Sera
- Perché la premier non parteciperà alla fiaccolata di Palermo
Il Presidente del Consiglio a Palermo
Meloni ha lasciato intorno alle 9.30 di mercoledì 19 luglio una Caserma Lungaro blindata, a Palermo, dove si è recata per l’omaggio, presso il Reparto Scorte, alle vittime della strage di via D’Amelio, riferisce L’Agi. Presenti anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e il capo della polizia Vittorio Pisani.
Da qui uscirono gli equipaggi di scorta al giudice Paolo Borsellino quel 19 luglio 1992: a perdere la vita oltre al giudice gli agenti di scorta della polizia di stato Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Successivamente Meloni si è recata nei luoghi in cui sono sepolti i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, al cimitero di Santa Maria di Gesù e nella chiesa di San Domenico.
La lettera al Corriere della Sera
“La strage di Via D’Amelio, dove Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta vennero uccisi dalla mafia, è stato il motivo per il quale ho iniziato a fare politica. La data del 19 luglio 1992 rappresenta una ferita ancora aperta per chi crede in un’Italia giusta” ha scritto la premier Giorgia Meloni sui social.
In una lettera inviata al Corriere della Sera, Meloni sottolinea che l’impegno antimafia non si esaurirà mai, perché “la lotta alla mafia è parte di noi, è un pezzo fondante della nostra identità, è la questione morale che orienta la nostra azione quotidiana”.
In questi giorni, sottolinea Meloni, “è stato detto un po’ di tutto sulla mia presenza a Palermo. C’è chi ha addirittura scritto che avrei disertato le commemorazioni perché in crisi con il mito Borsellino. È, ovviamente, falso. Così come è stucchevole il tentativo di alcuni di strumentalizzare la mia impossibilità, data da altri impegni concomitanti, di partecipare anche alla tradizionale fiaccolata di Palermo”.
Perché la premier non parteciperà alla fiaccolata di Palermo
Giorgia Meloni, come ha sottolineato lei stessa, non prenderà parte invece alla tradizionale fiaccolata serale organizzata dalla destra a Palermo. Saranno invece presenti diversi esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui Giovanni Donzelli.
Scelta istituzionale, quella della premier, che secondo indiscrezioni giornalistiche sarebbe motivata dalla volontà di evitare il rischio di contestazioni, dopo le polemiche dei giorni scorsi scatenate dalle parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che si è detto favorevole all’abolizione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo Meloni, invece, l’impossibilità di partecipare alla fiaccolata è dettata da “altri impegni concomitanti“.