Strage in Texas, la polizia ammette un errore fatale: "Abbiamo sbagliato a non fare irruzione subito"
La polizia era già sul posto, ma non ha fatto irruzione nell'aula della scuola di Uvalde, in Texas, dove il killer ha sparato sui bambini
La strage della scuola di Uvalde, in Texas, si poteva forse evitare, ma la polizia ha commesso un grave errore. La decisione di non fare irruzione nell’aula in cui il killer, Salvador Ramos, è stata definita “un grave errore” da Steven McCraw, capo del dipartimento di pubblica sicurezza dello Stato. I poliziotti pensavano di poter intavolare una trattativa con il 18enne, che invece ha aperto il fuoco uccidendo in totale 19 bambini e due maestre prima di morire nello scontro a fuoco con la polizia.
- Strage in Texas, l'errore commesso dalla polizia
- Salvador Ramos ha ucciso 19 bambini e due maestre
- Strage in Texas, le parole del padre del killer
Strage in Texas, l’errore commesso dalla polizia
Secondo quanto riportato dal New York Times, gli agenti della Border Patrol Tactical Unit erano arrivati un’ora prima, rispetto a quando sono effettivamente entrati, nella scuola elementare di Uvalde. L’irruzione, però, è stata bloccata dalla polizia locale. “Una decisione sbagliata”, ha commentato lo stesso McCraw, che ha spiegato come il comandante era convinto che nell’aula “non ci fossero bambini a rischio”.
Dunque, le forze speciali potevano fare irruzione e provare a fermare il killer 18enne prima che quest’ultimo iniziasse a sparare. “Ovviamente il comandante sbagliava”, ha aggiunto MCraw chiedendo scusa alle famiglie delle vittime.
Salvador Ramos ha ucciso 19 bambini e due maestre
Salvador Ramos ha sparato almeno 100 colpi dopo aver fatto irruzione nella Robb Elementary School armato con un fucile automatico. Il bilancio finale della strage è stato di 21 vittime, di cui 19 bambini, tutti studenti della scuola che lo stesso killer aveva frequentato.
La tragedia ha nuovamente riaperto, negli Stati Uniti, il dibattito sulla facilità con cui si possono acquistare armi d’assalto nel Paese.
Il gruppo di attivisti per il controllo delle armi ‘March for Our Lives’ ha annunciato per l’11 giugno manifestazioni in tutto il Paese e una nuova marcia a Washington.
Steven McCraw, capo del dipartimento di pubblica sicurezza del Texas
Strage in Texas, le parole del padre del killer
Ieri, 26 maggio, il papà del killer, Salvador Ramos senior, si è scusato pubblicamente per l’accaduto. “Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio. Doveva uccidere me”, ha detto al Daily Beast.
“Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da mio figlio. Avrebbe dovuto uccidere me invece di fare quello che fatto”, ha aggiunto.
Prima di dirigersi verso la scuola, a bordo di un furgone, il giovane ha sparato alla nonna, che si trova ancora ricoverata in gravissime condizioni.