Strage Altavilla Milicia, condannata la figlia di Giovanni Barreca: anche lei ha ucciso la madre e i fratelli
La figlia di Giovanni Barreca è stata condannata per la strage di Altavilla Milicia. All'epoca dei fatti aveva 17 anni: la sentenza
Condannata a 12 anni e 8 mesi. È la decisione del gip del tribunale dei minorenni di Palermo, Nicola Aiello, a carico della figlia di Giovanni Barreca. La ragazza aveva ancora 17 anni, quando nella villetta di Altavilla Milicia avrebbe preso parte alla strage in cui hanno perso la vita sua madre Antonella Salamone e i fratelli Kevin (16 anni) ed Emmanuel (5). La giovane è stata giudicata con rito abbreviato.
Condannata la figlia di Giovanni Barreca
Giovedì 6 marzo è arrivata la sentenza a carico della figlia di Giovanni Barreca, 17enne all’epoca dei fatti, a processo con l’accusa di omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere per la strage di Altavilla Milicia (Palermo).
Secondo il gip del tribunale dei minori Nicola Aiello la ragazza sarebbe stata parte attiva durante le torture inflitte ai danni di sua madre Antonella Salamone (43 anni) e dei suoi fratelli Kevin Barreca ed Emmanuel e degenerate nei tre omicidi.
Fonte foto: IPA
Il pm aveva chiesto 18 anni di reclusione. Lo sconto di pena è dovuto alla scelta del rito abbreviato, come riporta Ansa. Oggi la figlia di Giovanni Barreca avrebbe compiuto 18 anni.
È ancora in corso, invece, il processo a carico di Giovanni Barreca, Massimo Carandente e Sabrina Fina di fronte alla Corte d’Assise di Palermo.
Da superstite a carnefice
Chi ha memoria ricorderà che nelle prime fasi delle indagini risultava che la figlia di Giovanni Barreca fosse l’unica sopravvissuta alla strage. Dopo la telefonata che il muratore di 54 anni fece ai Carabinieri durante la sua fuga verso Casteldaccia (Palermo), gli inquirenti fecero irruzione nella villetta degli orrori e lì, all’interno, trovarono i corpi di Kevin Barreca ed Emmanuel.
Nel giardino retrostante l’abitazione, invece, giaceva carbonizzato il corpo di Antonella Salamone, la prima vittima della mattanza. In una stanza, infine, era stata trovata la ragazza. Secondo le indiscrezioni la giovane dormiva e ai militari arrivati sul posto aveva raccontato che tra quelle mura era stato compiuto un esorcismo per liberare la famiglia da Satana. Il suo sembrava il racconto di una sopravvissuta, risparmiata dagli autori della strage. Per questo era stata affidata a una comunità mentre una zia ne chiedeva l’affidamento: “È tutto ciò che mi è rimasto”, diceva.
Qualche giorno dopo, invece, la svolta: la minorenne raccontò di aver partecipato alle torture e agli omicidi, atti di violenza inflitti per liberare la madre e i fratelli dai demoni, un rito di purificazione dal Male.
La strage di Altavilla Milicia
I fatti risalgono all’intervallo di tempo tra il 7 e l’11 febbraio 2024, quando nel piccolo centro ad appena 20 km da Palermo si consumarono torture e omicidi ai danni di Antonella Salamone, Kevin Barreca ed Emmanuel Barreca.
Autori della strage, secondo l’accusa, sarebbero stati Giovanni Barreca e i due “santoni” venuti dal quartiere Sferracavallo di Palermo, Sabrina Fina e Massimo Carandente. Secondo la coppia di “fratelli di Dio” Barreca avrebbe chiesto il loro soccorso per liberare la sua famiglia da presenze demoniache, per questo si rendeva necessario un rituale di liberazione e purificazione.
Antonella Salamone fu la prima a cadere sotto i colpi del rituale e il suo corpo fu bruciato e seppellito nel giardino della villetta. Dopo la donna toccò ad Emmanuel, infine a Kevin. Come già detto, a tutte le fasi del rituale avrebbe partecipato attivamente la figlia 17enne di Barreca, inizialmente considerata una superstite e successivamente rea confessa.
