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Stop al fact-checking nei social di Meta, l'annuncio di Zuckerberg dopo gli errori del team

Mark Zuckerberg annuncia lo stop al fact-checking di Meta: "Ritorniamo alle origini della libertà di espressione", come cambieranno le cose

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Niente più fact-checking su Meta. Ad annunciarlo è lo stesso Mark Zuckerberg su tutte le sue piattaforme, una scelta che l’imprenditore considera un “ritorno alle origini” ma che per molti è una chiara strizzata d’occhio al neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Addio al fact-checking su Meta

In un video pubblicato su Instagram, Facebook e Threads, Mark Zuckerberg ha annunciato lo stop al fact-checking su tutte le piattaforme Meta.

L’iniziativa era partita nel 2016 e aveva trovato vigore soprattutto nel periodo della pandemia, quando l’infodemia divenne un problema globale con disinformazione e fake news sul Covid-19 e sui vaccini, ma non solo: gli interventi si erano estesi sui temi della guerra e i diritti umani.

Con la sua iniziativa Mark Zuckerberg intende “tornare alle nostre radici sulla libertà di espressione” e promette politiche semplificate sui contenuti rimuovendo “le restrizioni su argomenti come l’immigrazione e il genere“.

“Non è giusto che le cose possano essere dette in TV o al Congresso, ma non sulle nostre piattaforme”, continua l’imprenditore. Un 2025 impegnativo, quindi, dopo l’introduzione di John Elkann e l’annunciata collaborazione con Donald Trump “per opporci ai governi stranieri che cercano di aumentare la censura”.

Come cambieranno le cose

Il cambiamento partirà dagli Stati Uniti e, gradualmente, i contenuti finiti sotto la lente di ingrandimento dai fact-checker verranno reintrodotti su tutte le piattaforme di Meta.

I segni di spunta del fact-checking con gli articoli di reindirizzamento verranno dunque sostituiti dalle Community Notes già presenti su X, nient’altro che un sistema che consente agli utenti di aggiungere note a un determinato post per evitare informazioni fuorvianti e, a loro volta, aggiungerne di più accurate.

Per il momento non è dato conoscere le tempistiche in cui avverranno i cambiamenti annunciati da Zuckerberg, ma tutto potrebbe avvenire entro la metà del 2025.

I fact-checker “hanno i loro pregiudizi”

Come già detto, il sistema di fact checking di Meta era stato introdotto nel 2016 e coinvolgeva autori indipendenti e certificati. Secondo un post pubblicato da Zuckerberg sul blog ufficiale, il progetto prevedeva che i fact checker “fornissero alle persone maggiori informazioni sulle cose che vedono online, in particolare le bufale virali” ma “le cose non sono andate così”, precisa riferendosi agli Stati Uniti.

“Gli esperti”, continua Mark Zuckerberg, “hanno i loro pregiudizi e le loro prospettive”. La decisione è stata approvata in pieno da Elon Musk che su X ha scritto: “Questo è fantastico”.

meta-fact-checking-mark-zuckerberg Fonte foto: ANSA
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