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Stefania Craxi su Amato e le rivelazioni su Ustica: "Indignata". La risposta alle accuse al papà Bettino

Stefania Craxi ha replicato a Giuliano Amato sulle accuse al padre Bettino in relazione alla strage di Ustica: la senatrice si è detta "indignata"

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Ha fatto molto scalpore l’intervista concessa dall’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato a ‘La Repubblica’, nella quale, sulla strage di Ustica, ha parlato di un piano della Nato per “fare la pelle a Gheddafi”, poi non andato in porto perché Bettino Craxi avrebbe informato il leader libico e sfociato nell’abbattimento del Dc9 dell’Itavia che si inabissò con 81 innocenti.

A distanza di alcune ore dalla pubblicazione dell’intervista, Stefania Craxi, figlia di Bettino e oggi presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, ha risposto a Giuliano Amato sulle pagine del ‘Corriere della Sera’.

Cosa ha detto Amato su Craxi

Secondo Giuliano Amato, la versione più credibile sulla strage di Ustica “è quella della responsabilità dell’aeronautica francese, con la complicità degli americani e di chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli la sera di quel 27 giugno. Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione. Il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico”.

Amato ha aggiunto: “Gheddafi fu avvertito del pericolo e non salì sul suo aereo. Il missile sganciato contro il Mig libico finì per colpire il Dc9 dell’Itavia”.

Ancora l’ex presidente del Consiglio: “Avrei saputo più tardi, ma senza averne prova, che era stato Bettino (Craxi, ndr) ad avvertire Gheddafi del pericolo nei cieli italiani”. Amato ha poi descritto Bettino Craxi come uno “statista trasgressivo in politica estera”.

La risposta di Stefania Craxi

Stefania Craxi si è detta “indignata” e ha definito quanto compiuto da Giuliano Amato “un falso storico“.

Poi ha spiegato: “È vero che Craxi avvertì Gheddafi di un attacco che gli americani stavano organizzando, tra l’altro quello in cui morì la figlia. Si trattava di un episodio verificatosi sul suolo libico nel 1986, anno in cui mio padre era alla guida del governo italiano. L’obiettivo di Bettino era quello di mantenere l’equilibrio nel Mediterraneo e, visto cosa è successo in Libia dopo l’uccisione di Gheddafi, quell’avvertimento era lungimirante”.

A proposito della presunta soffiata che il padre Bettino avrebbe ricevuto sul presunto piano di un attentato a Gheddafi, Stefania Craxi ha detto rivolgendosi a Giuliano Amato: “Lo invito a procurarmi le prove. Credo che una tragedia simile necessiti della verità di fronte all’Italia e al mondo. Altrimenti non si fa altro che aggiungere confusione”.

Il commento di Giorgia Meloni alle parole di Giuliano Amato

L’intervista di Giuliano Amato sulla strage di Ustica è stata commentata anche dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Su Facebook ha scritto: “Quelle di Giuliano Amato su Ustica sono parole importanti che meritano attenzione. Il presidente Amato precisa però che queste parole sono frutto di personali deduzioni“.

Il post di Giorgia Meloni prosegue così: “Premesso che nessun atto riguardante la tragedia del DC9 è coperto da segreto di Stato, e che nel corso dei decenni è stato svolto dall’autorità giudiziaria e dalle Commissioni parlamentari di inchiesta un lungo lavoro, chiedo al Presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perché il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti”.

 

 

Amato e Craxi Fonte foto: ANSA
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