Statua di Indro Montanelli ancora imbrattata con vernice viola ai Giardini di Milano: il video dopo il blitz
La statua di Indro Montanelli a Milano, situata all'interno dei Giardini pubblici a lui titolati, è stata imbrattata con vernice viola. È l'ennesimo blitz
La statua di Indro Montanelli a Milano, situata all’interno dei Giardini pubblici che portano il suo nome, è stata nuovamente imbrattata. Alcuni vandali, ignoti, hanno lanciato della vernice viola contro l’opera: dalla testa, la pittura è colata fino al busto.
- La statua di Indro Montanelli a Milano imbrattata di vernice viola
- I precedenti
- Le controversie legate a Montanelli
La statua di Indro Montanelli a Milano imbrattata di vernice viola
Nella mattinata di giovedì 4 aprile la Digos si è recata all’interno del parco, per fare chiarezza sull’accaduto. Al momento, l’azione non è stata rivendicata.
La denuncia è arrivata da un consigliere comunale di Milano, il leghista Samuele Piscina: “Il buonismo della sinistra nei confronti degli ecovandali figli di papà ha come conseguenza questi continui atti vandalici in tutta la città”, ha dichiarato.
“Milano – ha proseguito Piscina – merita rispetto e chi imbratta dovrebbe pagare caro e non essere coccolato. Invece, a più riprese la statua di bronzo è stata ripulita a spese dei milanesi. Chiediamo ancora una volta al sindaco Sala di dare fine al suo mutismo di fronte a questi continui soprusi”.
I precedenti
Già in passato la statua di Montanelli era stata vandalizzata con lancio di vernice. Il primo blitz risale al 2012, quando sotto al cappello in bronzo venne ritrovato un finto ordigno e la scultura fu rigata con della pittura rossa.
Nel 2019, in occasione della giornata internazionale della donna, le attiviste dell’associazione Non una di meno colpirono il monumento con della vernice lavabile rosa, definendo il gesto “una doverosa azione di riscatto”.
Un anno dopo, nel giugno 2020, era stata la volta degli attivisti della “Rete studenti Milano”.
Le controversie legate a Montanelli
Negli anni, diverse associazioni – come i “Sentinelli” – hanno chiesto di eliminare la statua di Indro Montanelli dai giardini di via Palestro, a causa del passato colonialista del fondatore de Il Giornale.
Montanelli da giovane fu sottotenente in Abissinia (la moderna Etiopia), durante la guerra d’Etiopia voluta dal fascismo (1935-36). In quel periodo comprò dal padre e sposò una 12enne abissina di nome Destà. La vicenda venne raccontata nel libro XX Battaglione Eritreo e dallo stesso giornalista, anni dopo, nel 1969, durante la trasmissione “L’ora della verità” di Gianni Bisiach.
Nonostante le rivendicazioni del giornalista stesso, l’intera storia è stata messa in dubbio da alcune ricostruzioni. Come riportato da Wikipedia, nel 2020 un 67enne italo-eritreo, originario di Sageneiti (dove Montanelli incontrò la ragazza) e residente a Parma, affermò in un’intervista di essere figlio di tale Lattemicael Destà. Secondo l’articolo si trattava dell’unica donna chiamata Destà residente a Sageneiti in quel periodo.
Nata nel 1923, la donna non avrebbe avuto mai alcun rapporto con Montanelli, il quale avrebbe inventato, o comunque manipolato in modo molto significativo, la vicenda.