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Stati Uniti annunciano storico pacchetto di aiuti militari a Taiwan da 350 milioni di dollari: ira di Pechino

La Casa Bianca ha annunciato la consegna di un pacchetto di armi a Taiwan dal valore di 345 milioni di dollari: irritazione di Pechino. La situazione

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La Casa Bianca ha annunciato la consegna di uno storico pacchetto di aiuti militari a Taiwan da 345 milioni di dollari. Una decisione che ha provocato l’ira da parte di Pechino.

Perché è importante

Il governo Usa, riferisce l’agenzia Agi, ha diffuso un memorandum firmato dal presidente Joe Biden e indirizzato al segretario di Stato Antony Blinken, che autorizza la spedizione di attrezzature militari dall’inventario del Pentagono all’isola.

Nel pacchetto, secondo una fonte anonima, ci sono attrezzature di intelligence, sorveglianza e ricognizione e munizioni per armi leggere.

È la prima volta che gli Stati Uniti trasferiscono attrezzature militari a Taiwan sotto la cosiddetta Presidential Drawdown Authority, che consente agli Usa di inviare armi e altri stock direttamente dagli inventari del Pentagono.

Proprio come gli aiuti militari a Kiev, questo processo accelera il trasferimento delle armi

Ira di Pechino

Nel recente passato gli Stati Uniti hanno consentito a Taiwan di acquistare armi dagli Usa, un processo che richiede più tempo, invece di consegnare l’equipaggiamento direttamente dalle scorte del Pentagono all’esercito dell’isola. 

BlinkenFonte foto: ANSA

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken

Nel mese di giugno 2023, Tapei ha speso 332,2 milioni di dollari in munizioni da 30 mm e relative attrezzature, oltre a 108 milioni di dollari in supporto logistico.

La decisione di fornire assistenza militare a Taiwan ha irritato Pechino. “La Cina si oppone fermamente ai legami militari degli Stati Uniti e alle vendite di armi a Taiwan”, ha detto Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese a Washington.

“Gli Stati Uniti devono smettere di vendere armi a Taiwan, smettere di creare nuovi fattori che potrebbero portare a tensioni nello Stretto di Taiwan e smettere di rappresentare rischi per la pace e la stabilità nello Stretto”.

Le relazioni tra Taiwan e Stati Uniti

Il 19 giugno 2023, nel corso del suo viaggio diplomatico a Pechino, il Segretario di Stato Antony Blinken ha ribadito che gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan ma sono “preoccupati per le azioni provocatorie” della Cina nello stretto, ribadendo che “Washington supporta la politica dell”unica Cina”.

Dal 1979, infatti, Washington non riconosce la sovranità dell’isola anche se mantiene con Tapei una serie di legami ufficiosi. Le relazioni sono dettate da una serie di protocolli come il Taiwan Relations Act, approvato dal Congresso nel 1979, e i tre comunicati congiunti (tra Stati Uniti e Cina negli anni ’70 e ’80).

Washington si impegna a fornire a Taiwan “armi di carattere difensivo” nonché di “mantenere la capacità degli Stati Uniti di resistere a qualsiasi ricorso alla forza o ad altre forme di coercizione che metterebbero a repentaglio la sicurezza, o il sistema sociale o economico, della popolazione di Taiwan”.

Attualmente, sono solo 22 i Paesi che riconoscono ufficialmente lo stato di Taiwan: Belize, Burkina Faso, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Isole Marshall, Isole Salomone, Kiribati, Nauru, Nicaragua, Panama, Palau, Paraguay, Saint Kitts and Nevis, Saint Vincent and the Grenadines, Santa Lucia, São Tomé and Príncipe, Swaziland, Tuvalu e il Vaticano.

taiwan Fonte foto: ANSA
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