L'ad di Enel chiude al nucleare. E il ministro Cingolani precisa
Tiene banco il dibattito sul nucleare rilanciato dalle parole del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani
Il dibattito sull’energia nucleare, rilanciato dalle parole del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, tiene banco anche al Forum Ambrosetti di Cernobbio. A dirsi contrario al nucleare è stato l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, secondo cui non è realistico riconsiderare lo sfruttamento di questa tecnologia in Italia.
A chi gli chiedeva se fosse possibile riproporre il nucleare nel nostro Paese, Starace ha risposto che “non è realistico pensare a una riconsiderazione. Quello che viene definito ‘nuovo nucleare’ non è tanto nuovo come sembra”.
“Nel mix energetico italiano – ha detto Starace – meno combustibili fossili ci sono e meglio stiamo tutti. Quanto più velocemente ci disfiamo della percentuale di energia che stiamo producendo da fonti fossili, tanto meglio siamo messi dal punto di vista energetico. Per fare questo è necessario accelerare gli investimenti nelle rinnovabili“.
Sul tema, sempre a Cernobbio, è tornato a parlare il ministro Cingolani, che a ai microfoni diRaiNews24 ha precisato di non aver fatto alcuna proposta, “anche perchè ad oggi non c’è una tecnologia“.
“Credo – ha spiegato – che sia stato preso un momento di una lezione fatta a qualche centinaio di studenti in cui raccontavo tra altre cose che Stati Uniti e Francia stanno testando tecnologie che non sono mature e di cui si saprà tra 10-15 anni“.
“Non c’è nessuna proposta: sono rimasto un po’ meravigliato dal fatto che raccontare una cosa così venga trasformata in una proposta, al momento ci sarebbe poco da proporre perché non c’è la tecnologia”.
“Ma è bene parlarne -ha aggiunto – prima che qualunque scelta consapevole debba essere fatta; prima di prendere delle decisioni bisogna sapere di cosa si sta parlando”.