NOTIZIE
CULTURA E SPETTACOLO

Stanley Tucci e il tumore alla lingua, il racconto sulle cure: "Mi ha costretto mia moglie". Come sta ora

A 7 anni dalla diagnosi di un tumore alla lingua, l’attore Stanley Tucci si è raccontato in un’intervista, parlando anche del decorso della malattia

Pubblicato:

Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

L’attore e regista Stanley Tucci, nel corso di un’intervista, ha raccontato di come vive a distanza di 7 anni da quando gli è stato diagnosticato un tumore alla lingua: dai primi sintomi alle cure, passando per la costante presenza della moglie, Felicity Blunt.

L’intervista a Stanley Tucci

In un’intervista rilasciata al giornale britannico The Guardian, l’attore e regista statunitense Stanley Tucci ha parlato della sua vita attuale, dopo che, nel 2017, gli era stato diagnosticato un tumore alla lingua.

Tucci, nato da una famiglia di origini calabresi nello stato di New York nel 1960, nella sua carriera ha vinto 2 Golden Globe e ricevuto una candidatura all’Oscar al miglior attore non protagonista.

Stanley Tucci con la moglie Felicity Blunt, fondamentale affinché iniziasse le terapie per curare il tumore alla lingua che era stato diagnosticato all’attore

L’attore e regista ha raccontato che il suo calvario personale con la malattia è iniziato 7 anni fa con un dolore alla mascella, anche se “dolore non era la parola giusta”. Di lì a poco, gli venne trovato un tumore alla base della lingua, con il rischio che, nonostante le cure, non sarebbe mai più stato in grado di mangiare.

Il tumore alla lingua

A Tucci venne detto che l’operazione non era possibile perché avrebbe comportato l’asportazione di gran parte della lingua, danneggiando in modo permanente il suo senso dell’olfatto e del gusto.

Tucci ha poi raccontato in primis del suo rifiuto della malattia e, soprattutto, delle relative cure: “Non volevo fare il trattamento, perché sapevo molto sui trattamenti per il cancro. L’avevo visto. Volevo provare trattamenti alternativi. Ma Felicity era categoricamente contraria”.

“L’unica opzione praticabile era trentacinque giorni di radiazioni mirate ad alto dosaggio e sette sedute di chemioterapia a basso dosaggio – ha detto Tucci – Fortunatamente, poiché il tumore non aveva metastatizzato, il trattamento aveva un tasso di guarigione vicino al 90%, con un tasso di recidiva estremamente basso. Erano cifre molto difficili da contestare. Quindi, alla fine, l’ho fatto perché dovevo farlo”.

L’importanza della moglie

In tutto questo, un ruolo fondamentale l’ha giocato proprio la seconda moglie di Tucci, Felicity Blunt (sorella Emily, sua co-protagonista in “Il diavolo veste Prada”): “Ero così debole, salire le scale era uno sforzo supremo. Ci sono grandi parti che non ricordo. Lei vi potrà parlare di quella volta in cui sono crollato a terra, di cui non ho alcun ricordo”.

“So però di essere stato così infelice e nauseato che non riuscivo a sollevare la testa dal cuscino”, ha detto Tucci, che ha poi ammesso che, quando ha preso in considerazione l’idea delle terapie alternative, la moglie “Era categoricamente contraria”.

“Era molto insistente. Voglio dire, ha dovuto trascinarmi a calci e urla o non sarei stato lì” ha poi concluso Tucci. E, considerando che il tumore alla lingua è una malattia dal tasso di mortalità significativo, non può che essere stato un bene.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963