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Spunta la carta Ronaldo, documento segreto con gli accordi tra CR7 e la Juventus sugli stipendi: cosa sappiamo

Spunta la "carta Ronaldo", presunto documento segreto con all'interno un accordo tra il calciatore portoghese e la Juventus: cosa sappiamo

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La famosa ‘carta Ronaldo’. Per mesi si è parlato dell’esistenza di un presunto documento riservato, sottoscritto dal calciatore portoghese, Cristiano Ronaldo, e il suo club di allora, la Juventus. CR7 non risulta indagato, mentre il club torinese è finito nell’inchiesta della Procura di Torino sui conti della società. Cosa sappiamo sulla ‘carta’ e il ruolo di Fabio Paratici.

Cos’è la”carta Ronaldo”

Si è sentito parlare per la prima volta della ‘carta Ronaldo’ dopo la trascrizione di un’intercettazione tra il capo dell’ufficio legale della Juventus, Cesare Gabasio, e il direttore sportivo del club, Federico Cherubini.

Un documento che “teoricamente non deve esistere“, dicevano i due al telefono.

E che invece la Guardia di finanza avrebbe trovato nello studio dell’avvocato Federico Restano, a Torino, il 23 marzo 2022, nel corso della seconda perquisizione disposta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello.

Cosa c’è scritto nel documento

Lo scoop è del ‘Corriere della Sera’, che ha diffuso le prime righe del documento, firmato da Fabio Paratici, all’epoca managing director football area della Juventus, oggi al Tottenham.

Egregio signor Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro“, recita l’incipit.

fabio paraticiFonte foto: ANSA
Fabio Paratici, ex dirigente della Juventus

Poi, l’oggetto: “Accordo prima integrativo – Scrittura integrativa“.

Sarebbe questo il documento, secondo il quotidiano, riconducibile alla ‘carta segreta‘ contenente accordi economici con Cristiano Ronaldo, mai inseriti nei bilanci del club.

La lettera fa riferimento a due allegati: un “documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore” e una “ulteriore scrittura integrativa dell’accordo premio integrativo“.

Il ‘Corriere della Sera’ spiega che la ‘carta’ è per i magistrati la ‘side letter’ che deriva dalla seconda manovra stipendi relativa alla stagione 2020/2021: la presunta rinuncia fittizia delle mensilità da parte di alcuni giocatori.

Nella lettera si legge che “nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti”, la Juventus si impegna a consegnare “entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali ‘Altre Scritture’ a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta”.

Questo documento, con i relativi allegati, non sarebbe però mai stato depositato in Lega Calcio e si riferirebbe a un debito residuo che la società aveva maturato con il portoghese prima del suo trasferimento al Manchester United.

In sostanza, una parte sarebbe stata pagata al calciatore, ma resterebbero da saldare ancora 19,6 milioni di euro.

Un punto del documento, l’articolo 2, recita: “Tutti i compensi sono subordinati alla presenza del giocatore in Juventus dopo il 1° settembre 2021“. Il club, però, ha venduto Ronaldo il 31 agosto 2021.

A prescindere dalle date in questione, secondo i magistrati i debiti nei confronti del calciatore non sarebbero comunque mai stati messi a bilancio.

Il silenzio di Cristiano Ronaldo

Secondo il ‘Corriere della Sera’, i pm avrebbero chiesto a Cristiano Ronaldo informazioni sul documento, ma il giocatore – che non è indagato – non si è mai presentato davanti ai magistrati.

Per gli avvocati del portoghese, Salvatore Pino e John Shehata, il loro assistito non avrebbe mai visto quelle carte e non ne avrebbe alcuna copia.

carta-ronaldo Fonte foto: Getty
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