Spostamenti tra Comuni a Natale e non solo: la linea del governo
Prosegue il dibattito sul divieto di spostamenti tra Comuni. Intanto il governo, spaventato dagli assembramenti del weekend, penda a nuove misure
A meno di due settimane dal Natale, in Italia si continua a discutere sulla possibilità di spostarsi in Comuni differenti dal proprio durante le festività natalizie. Il Dpcm del 3 dicembre impedisce l’uscita dal proprio Comune di residenza nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma la regola ha scatenato numerose proteste e ora si valutano le alternative.
Le opzioni sul tavolo del governo, come si legge sul ‘Corriere della Sera’, sono attualmente tre.
La prima ipotesi prevede la possibilità di spostarsi tra Comuni confinanti.
La seconda alternativa aprirebbe agli spostamenti verso i Comuni con 5 mila abitanti.
La terza e ultima opzione introdurrebbe la deroga per gli spostamenti in ambito provinciale.
Spostamenti tra Comuni: la posizione del governo
Al momento l’alternativa più probabile è quella che considera lo spostamento dai Comuni con meno di 5 mila abitanti, come riferisce l’Ansa che rende noto che l’esecutivo sta valutando una deroga che dia, a chi abiti in città sotto i 5000 abitanti, la possibilità di spostarsi anche fuori dal Comune entro i 30 chilometri.
Questo è ciò che è trapelato da fonti di governo al termine della riunione, svoltasi nel tardo pomeriggio di domenica 13 dicembre, dei capi delegazione sulle nuove misure anti contagio da adottare per evitare la tanto temuta terza ondata (si sta valutando anche di porre tutta l’Italia in zona rossa e arancione nei giorni festivi e prefestivi, dopo i tanti assembramenti che si sono verificati durante il weekend in corso in cui si sono viste folle e calche di persone in molti centri storici).
Opportuno sottolineare che una decisione non è ancora presa: una valutazione si farà domani, nel confronto con il Cts. Ma viene data per acquisita la scelta di consentire una possibilità di spostamento il 25, 26 dicembre e l’1 gennaio fuori dal territorio comunale, a chi abiti nelle cittadini più piccole.