Speranza contro lo stop delle multe ai No Vax nel Milleproroghe: "Un regalo da almeno 100 milioni di euro"
L'ex ministro della Salute Roberto Speranza spara a zero sull'eliminazione delle multe ai No Vax approvata nell'ambito del decreto Milleproroghe
Roberto Speranza non ci sta: lo indigna la cancellazione delle multe ai No Vax che durante la pandemia rifiutarono di vaccinarsi. Il colpo di spugna è arrivato con l’approvazione del decreto Milleproroghe nel Cdm di lunedì 9 dicembre. Per l’ex ministro della Salute si tratta di un regalo da “almeno 100 milioni”.
- Speranza ministro durante la pandemia
- Speranza contro il condono
- Critiche alla Commissione parlamentare sul Covid
Speranza ministro durante la pandemia
Speranza era ministro durante i governi Conte II e Draghi e ha gestito i giorni più duri dell’emergenza pandemica, quelli dei lockdown e delle mascherine, dei ristoranti chiusi e del distanziamento sociale.
L’azzeramento della multa di 100 euro che gravava su ogni No Vax proprio non gli va giù. Lui, oggi deputato del Pd, a distanza di anni continua a ricevere minacce dai No Vax. La sua esperienza l’ex ministro l’ha raccontata nel libro
Roberto Speranza
Speranza contro il condono
“Quello che sta facendo oggi il governo di Giorgia Meloni sui vaccini è un condono, né più né meno”, accusa Speranza. E “come tutti i condoni” lo trova un “messaggio sbagliato” nonché “offensivo per chi” ha rispettato le regole.
“Offende chi è stato vittima della pandemia”, aggiunge. “Inoltre la destra toglie risorse alla Sanità che ne avrebbe un assoluto bisogno”.
Per Speranza si tratta della “ennesima prova di un governo che strizza l’occhiolino ai No Vax“, i quali, a suo dire, vengono accarezzati “per il verso del pelo a qualsiasi costo”.
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Su questa posizione si allinea Pier Luigi Bersani, il quale negli studi di DiMartedì si è domandato cosa sarebbe avvenuto se durante la pandemia al governo ci fosse stata la destra: “Saremmo ancora qui se ci fossero stati loro?”.
Speranza rivendica il suo operato e la scelta di mettere in atto misure certamente dolorose, ma anche “salvavita”: “Quando noi abbiamo scelto di intraprendere la campagna vaccinale e l’obbligo del vaccino per il personale sanitario, i fragili, le persone a rischio, gli over 50, alcune altre categorie, mentre infuriava la pandemia, lo abbiamo fatto per salvare la vita delle persone”.
Citando l’Istituto superiore di sanità, l’ex ministro rivendica come le restrizioni anti-Covid in un solo anno abbiano salvato la vita a 150.000 persone in Italia.
Critiche alla Commissione parlamentare sul Covid
L’ex ministro critica infine le scelte fatte dalla destra in merito alla composizione della Commissione parlamentare sul Covid: “Sono stati indicati”, dice, “Vanni Frajese, No Vax dichiarato, e Alberto Donzelli, anche lui contrario ai vaccini”.
Speranza e Giuseppe Conte finirono al centro di un’indagine sulla gestione dell’area rossa nei primi giorni della pandemia. L’ipotesi di reato, infine, è caduta nel giugno del 2023 perché “il fatto non sussiste”.