Spari in una scuola a Sanski Most in Bosnia, un uomo ha aperto il fuoco contro i professori: almeno 3 morti
Strage in una scuola in Bosnia: un uomo ha sparato contro alcuni professori riuniti con un fucile automatico. Ci sono tre morti e un ferito grave
Orrore in una scuola in Bosnia: un uomo ha aperto il fuoco contro un gruppo di professori del ginnasio di via Prijedorska, a Sanski Most, con un primo bilancio di tre morti e un ferito grave. Le notizie sono ancora in divenire, anche sull’identità dell’assalitore. Quest’ultimo, soprattutto, avrebbe tentato il suicidio dopo aver aperto il fuoco contro i docenti. L’arma usata sarebbe un fucile automatico. La polizia locale comunica che ulteriori informazioni arriveranno “nel corso della giornata”.
- Spari in una scuola in Bosnia, cos'è successo
- Le prime indiscrezioni sul movente
- Mass shooting, che cos'è
Spari in una scuola in Bosnia, cos’è successo
La mattina di mercoledì 21 agosto un uomo ha aperto il fuoco con un fucile automatico in una scuola di Sanski Most, nel nord ovest della Bosnia. Secondo le prime indiscrezioni, gli spari sarebbero stati indirizzati nei confronti di alcuni professori che in quel momento si trovavano in riunione.
I fatti sarebbero avvenuti in un ginnasio di via Prijedorska, come ricostruisce Quotidiano Nazionale. Come riferisce a Reuters Adnan Beganovic, portavoce della polizia del cantone Una-Sana, le autorità hanno ricevuto la segnalazione intorno alle 10:15 di mattina.
Mass shooting in una scuola in Bosnia: un uomo ha sparato con il suo fucile automatico contro alcuni professori impegnati in una riunione, tre morti e un ferito grave
La scuola era ovviamente chiusa agli studenti, e i docenti si erano riuniti per questioni di normale amministrazione. Per il momento le notizie sull’identità del killer sono contrastanti: secondo alcune fonti sarebbe un dipendente della scuola, secondo altre un professore mosso da motivi personali.
L’uomo ha ucciso il preside della scuola, la segretaria e un insegnante. Dopo aver sparato, l’assalitore ha rivolto l’arma contro se stesso per suicidarsi ed è rimasto gravemente ferito. Subito dopo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Banja Luka. Non è ancora noto il movente che ha portato alla tragedia. Le autorità hanno aperto un’indagine.
Le prime indiscrezioni sul movente
Mentre non è ancora noto se il killer sia un semplice dipendente della scuola o un docente, secondo la rete d’informazione locale N1 l’assassino avrebbe avuto dei dissapori con la direzione della scuola.
Il portavoce della polizia Adnan Beganovic ha riferito a N1 che l’arma usata per la strage è di tipo militare. Potrebbe trattarsi, specifica Klix come riportato da Washington Post, di un residuo bellico della guerra dei Balcani degli anni ’90, dal momento che dopo la disgregazione della Jugoslavia almeno 750 mila armi sarebbero detenute illegalmente.
Mass shooting, che cos’è
Particolarmente diffusi negli Stati Uniti – tra gli ultimi episodi ricordiamo la tragedia di Kansas City durante la parata del Super Bowl – i mass shooting sono tradotti in italiano come “sparatorie di massa”, talvolta in modo erroneo in quanto il fuoco arriva solamente da parte degli assalitori e raramente dalle parti offese.
Si tratta di azioni criminali poste in atto da singoli o da gruppi di persone armate che aprono il fuoco generalmente contro soggetti indifesi, in situazioni di affollamento – manifestazioni, scuole, esercizi commerciali – e con il chiaro intento di mietere vittime. Generalmente gli assalitori vengono successivamente freddati dalle forze di polizia o concludono la strage puntando l’arma contro loro stessi per togliersi la vita e sottrarsi al giudizio.
Tra i casi più noti ricordiamo il massacro della Columbine High School del 20 aprile 1999, quando gli studenti Eric Harris e Dylan Klebold spararono e uccisero 13 persone a Columbine, in Colorado, per poi suicidarsi all’interno della biblioteca. In Italia il fenomeno è più raro. Tra gli ultimi casi più noti alla stampa si ricorda la strage di Fidene dell’11 dicembre 2022. Il 57enne Claudio Campiti fece irruzione all’interno del bar ‘Al posto giusto’ mentre era in corso una riunione dei condomini del consorzio Valle Verde. L’uomo esplose diversi colpi con la sua Glock calibro 45 e uccise 4 consorziati.