Sparatoria Ardea, l'accusa della nonna dei bambini ai soccorsi
Parla la nonna dei due bambini uccisi nella sparatoria ad Ardea: l'accusa ai soccorsi arrivati troppo tardi
Sonia Di Gennaro, la nonna materna di Daniel e David, i due fratellini di 10 e 5 anni uccisi da Andrea Pignani ad Ardea, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘La Repubblica’: “I miei nipoti erano due bravi ragazzini, erano molto curati e rispettosi. Daniel, il più grande, aveva solo 9 e 10 in pagella. Ieri era venuto a casa mia e stava andando via senza salutarmi. Invece è tornato indietro e mi ha voluto dare un bacetto”.
Poi l’accusa ai soccorsi: “L’ambulanza è arrivata troppo tardi, dopo mezz’ora“.
Il racconto degli ultimi istanti di vita dei bambini: “Sono morti stringendo la mano al padre. Non avevano la forza di parlare”.
Sparatoria Ardea, parla la moglie dell’anziano ucciso
‘La Repubblica’ riporta anche le dichiarazioni della signora Patrizia, la moglie dell’anziano ucciso nella sparatoria avvenuta ad Ardea.
Le sue parole: “Mio marito era uscito intorno alle 11. A mezzogiorno ho iniziato a preoccuparmi. Qui abbiamo solo una seconda casa per la villeggiatura. Mio marito non ha mai avuto screzi con nessuno. Era una persona adorabile”.
Sparatoria Ardea, le parole della madre dell’omicida
Anche la madre di Andrea Pignani ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole sul figlio, riportate da ‘La Repubblica’: “Era disoccupato da tempo, era solo, isolato. Non aveva amici e non si curava”.
E sulla pistola appartenuta al marito (guardia giurata) poi deceduto, finita nelle mani del figlio, ha detto ai Carabinieri: “Non siamo più riusciti a trovarla”.