Sparatoria al Pellegrini di Napoli: tre arresti grazie a un video

Sono stati arrestati tre ragazzi ritenuti responsabili della sparatoria avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 maggio scorso all’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. I Carabinieri e la Polizia di Stato hanno arrestato Giuseppe Iaselli, 19 anni, il primo a sparare, Vincenzo D’Avino, 22 anni, e Arturo Picco, 30 anni.

A incastrarli sarebbe stato un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza, che ritrae Vincenzo D’Avino mentre entra di corsa nel cortile dell’ospedale dei Pellegrini. Poco prima di lui era arrivato Vincenzo Rossi, venuto probabilmente a farsi curare perché ferito al piede da un proiettile. A sparargli, secondo quanto ipotizza Il Corriere della Sera, sarebbe stato Giuseppe Iaselli. Dalle riprese si vede D’Avino che all’improvviso si mette a sparare in mezzo alla gente, che fugge in preda al panico.

I carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche sono riusciti a ricostruire la scena del crimine in 3D. Terminato l’agguato, D’Avino sarebbe riuscito a scappare arrampicandosi su un balcone di un edificio nelle vicinanze. Vincenzo Rossi, dopo l’assalto ha ricevuto una prognosi di 70 giorni per “ferite d’arma da fuoco agli arti inferiori con frattura pluriframmentaria”.

Secondo quanto riporta il quotidiano, gli inquirenti ritengono che l’assalto sia maturato in un contesto camorristico e specificatamente nell’ambito del traffico di droga. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Ciollaro, infatti si legge che i tre giovani avrebbero commesso un “gesto eclatante e plateale, a scopo dimostrativo, per affermare il proprio potere criminale“. Nello specifico, le accuse nei loro confronti sono: tentato omicidio, lesioni personali gravi e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, con l’aggravante del metodo mafioso.

Fonte foto: ANSA