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Sparatoria a Fidene, si indaga sul poligono dove Campiti ha preso la pistola. Come ha fatto: la ricostruzione

I carabinieri indagano sul poligono di Tor di Quinto dove Claudio Campiti ha preso la pistola usata nella strage di Fidene

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Come ha fatto Claudio Campiti, l’autore della strage di domenica a Fidene, a prendere la pistola poi usata per la sparatoria al poligono di Tor di Quinto e poi uscire indisturbato senza che nessuno se ne accorgesse? A questa domanda stanno cercando di dare una risposta gli investigatori che stanno indagando sul caso.

Sparatoria a Fidene, si indaga sul poligono di tiro

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dalla procura di Roma, la pistola che Campiti ha usato per uccidere tre persone e ferirne altrettante alla riunione del consorzio Valle verde, nel quartiere alla periferia nord di Roma, arriva dal poligono di tiro di Tor di Quinto.

È lì che l’autore della strage, domenica mattina, si è fatto consegnare arma e proiettili: ma invece di andare alla linea di tiro è uscito dalla struttura, rubando l’arma.

Per questo gli inquirenti stanno indagando anche in questo senso, per ricostruire come abbia fatto il 57enne a procurarsi l’arma e accertare le eventuali falle nella sicurezza del complesso e le relative responsabilità.

Al momento non ci sono indagati. Il poligono di viale Tor di Quinto è stato posto sotto sequestro dalla procura, i carabinieri stanno acquisendo carte e documentazione della struttura e le immagini della videosorveglianza interna.

Sparatoria a Fidene, si indaga sul poligono dove Campiti ha preso la pistola. Come ha fatto: la ricostruzione

Campiti frequentatore abituale del poligono

Da quanto emerso, Claudio Campiti è un appassionato di armi e frequentatore abituale del poligono nazionale di Tor di Quinto. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il 57enne è ben conosciuto nella struttura romana, dove ha la tessera platinum.

Secondo quanto sarebbe riportato nella scheda tecnica a lui intestata, l’iscrizione al poligono e l’abilitazione alle armi risalirebbe al 2017, il diploma finale di tiro al novembre 2019.

Nel 2020 Campiti aveva chiesto il porto d’armi ma gli era stato negato, anche in considerazione delle informazioni fornite dai carabinieri, che avevano riferito delle liti in corso con il consorzio.

La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, domenica mattina Campiti si è presentato al poligono, è andato in armeria e ha chiesto e ottenuto una pistola Glock  41 e numerose confezioni di proiettili calibro 45.

Da quanto emerso, la consegna di arma e proiettili è avvenuta alle 8.55, circa 35 minuti prima dell’arrivo al bar dove si stava tenendo la riunione del consorzio Valle verde.

Ma invece di andare alla linea di tiro, l’uomo si è diretto verso l’uscita, verso il parcheggio dove aveva lasciato l’auto. Ed è uscito indisturbato dalla struttura portandosi dietro la pistola e i proiettili. Lasciando in armeria la tessera e il documento d’identità che avrebbe dovuto riprendere una volta riconsegnata l’arma.

A quanto pare nessuno del personale della struttura si sarebbe accorto di nulla, o almeno in tempo per fermarlo. Su questo aspetto sono ora in corso gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla procura.

poligono Fonte foto: ANSA
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