Spara a un uomo per strada e poi confessa l'omicidio a Casarano, provincia di Lecce: si cerca un complice
Spara e uccide un uomo per le strade di Casarano poi, arrestato, confessa: i carabinieri cercano un complice
Violenza per strada in Puglia. Un uomo di 27 anni ha confessato dopo un lungo interrogatorio, l’omicidio di un 33enne avvenuto per le strade di Casarano, in provincia di Lecce. I carabinieri cercano anche un complice dell’assassino.
Spara e uccide un uomo a Casarano
Lucio Sarcinella, 27enne di Casarano, provincia di Lecce, ha confessato l’omicidio di Antonio Amin Afendi, 33enne sempre del comune salentino, avvenuto nella mattinata di sabato 2 marzo.
Subito dopo l’omicidio i carabinieri avrebbero rintracciato l’uomo, che stando alle prime informazioni riportate dal sito di informazione locale ‘Lecce Prima’ era un pregiudicato con legami nella malavita organizzata locale.
Casarano, nel Salento, dove si è svolto l’omicidio di Antonio Amin Afendi
Anche la vittima avrebbe avuto un ruolo nella criminalità organizzata: sarebbe infatti stato il compagno della vedova di Augustino Potenza, boss della Sacra corona unita, la mafia pugliese, ucciso nel 2016.
L’assassino confessa
Gli investigatori, guidati dal magistrato di turno Giovanna Cannarile e dal procuratore facente funzioni Guglielmo Cataldi della direzione distrettuale antimafia, avevano da subito individuato Sarcinella come il possibile responsabile dell’omicidio.
Il 27enne ha poi confessato dopo un interrogatorio durato diverse ore alla presenza del suo avvocato nella caserma dei carabinieri di Casarano, davanti proprio alla pubblico ministero Cannarile.
L’omicidio sarebbe avvenuto con un esecuzione frontale: Sarcinella avrebbe sparato tre colpi di pistola a Afendi, che già nel 2019 era scampato a un altro agguato a colpi di fucile d’assalto.
Il movente e il complice dell’omicidio di Casarano
Secondo quanto detto da Sarcinella, dietro all’omicidio di Afendi ci sarebbero state le minacce che il 33enne avrebbe rivolto alla famiglia del killer. Per questa ragione gli avrebbe quindi sparato, uccidendolo.
Non si esclude però anche la matrice mafiosa del delitto, dato che entrambi, sia la vittima che l’omicida che ha confessato di avergli sparato, hanno stretti legami con la malavita organizzata locale pugliese.
I carabinieri non hanno però concluso le loro indagini con l’arresto e la confessione di Sarcinella. Fin dalle prime ore dopo l’omicidio infatti gli investigatori erano alla ricerca di due uomini. Ci sarebbe quindi ancora un complice a piede libero che avrebbe avuto un ruolo nell’omicidio di Afendi.