SONDAGGIO - Dopo gli scontri di Pisa pensi che il codice identificativo agli agenti di polizia sia necessario?

Venerdì 23 febbraio, a Pisa, un corteo pro Palestina ha visto i manifestanti caricati e manganellati da diversi agenti di polizia. In ospedale sono finiti 15 studenti, tra cui 11 minorenni, con prognosi da 5 a 30 giorni: alcuni di loro hanno riportato fratture alle mani. Due i feriti anche tra le forze dell’ordine: si tratta di due funzionari, secondo quanto riferito da La Nazione.

Dopo gli scontri, il dibattito sulla violenza delle forze dell’ordine si è accesso.

È intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato come “i manganelli sui ragazzi” siano “un fallimento”.

Oltre allo scontro politico, con accuse reciproche da destra a sinistra, sul tavolo è tornato uno dei temi più ricorrenti nella storia recente: l’opportunità di assegnare a ogni poliziotto un codice identificativo, per rendere possibile il riconoscimento di ognuno di loro in caso – per esempio – di video relativi a episodi di violenza.

Da una parte il centrosinistra batte sul tasto del codice, dall’altro il centrodestra tentenna, così come i sindacati di categoria secondo cui il suddetto codice sarebbe sostanzialmente pericoloso, proprio perché renderebbe riconoscibili ai criminali i componenti delle forze dell’ordine.

E voi cosa pensate? Il codice identificativo è necessario? Dite la vostra partecipando al sondaggio (il nostro rilevamento non si basa su un metodo scientifico e non ha la pretesa di essere attendibile né di orientare l’opinione degli italiani. Ricordiamo che ogni utente può liberamente cliccare sulle singole voci del quesito solo una volta.

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Fonte foto: IPA