Solstizio d'inverno, perché il 21 dicembre è il giorno più corto dell'anno e perché si chiama così
Il 21 dicembre è il solstizio d'inverno nell'emisfero settentrionale: è la giornata più breve dell'anno, che segna ufficialmente l'arrivo dell'inverno
Oggi, 21 dicembre, cade il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno nell’emisfero settentrionale che annuncia l’inizio dell’inverno. Contrariamente a quanto comunemente pensato, il giorno più breve dell’anno non è il 13 dicembre, Santa Lucia, ma il 21, quando si verifica il solstizio d’inverno. Vediamo perché si chiama così e perché è il giorno più corto dell’anno.
21 dicembre solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno
Il 21 dicembre è il giorno più corto e più buio del 2022 nell’emisfero settentrionale, con 9 ore e 7 minuti circa di luce. Oggi infatti è il giorno in cui si verifica il solstizio d’inverno, che cadrà esattamente alle 22:48 ora italiana.
Questa data segna ufficialmente l’arrivo dell’inverno. Il giorno del solstizio d’inverno è il più corto dell’anno per tutti i luoghi dell’emisfero settentrionale e il più lungo per quelli dell’emisfero meridionale.
Solstizio d’inverno, perché si chiama così
Il nome del solstizio d’inverno deriva dal latino sostitium, termine composto da sol, “sole” e sistere, “fermarsi”. Nel corso di un anno il solstizio occorre due volte: a giugno (solstizio d’estate) e a dicembre (solstizio d’inverno).
Il solstizio d’inverno indica il momento in cui il Sole è alla minima altezza rispetto all’orizzonte terrestre. All’opposto, il solstizio d’estate cade quando il sole è alla massima altezza rispetto all’orizzonte.
Il solstizio d’inverno a Stonehenge
Solstizio d’inverno, perché è il giorno più corto dell’anno
Si tratta di un fenomeno dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica. Il solstizio d’inverno coincide con il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente nel cielo, si posiziona nel punto più basso rispetto all’orizzonte, e di conseguenza ne illumina la superficie per meno ore.
Il solstizio d’inverno ritarda ogni anno di 6 ore rispetto all’anno precedente, e può quindi cadere anche il 20 o il 22 dicembre. Ma si riallinea poi ogni quattro anni in corrispondenza dei bisestili, introdotti proprio per evitare lo slittamento delle stagioni rispetto al calendario.
Si tratta di un fenomeno astronomico osservato fin dalle società più antiche. Ad esempio il circolo megalitico di Stonehenge, in Inghilterra, è perfettamente allineato con i solstizi, ogni anno centinaia di persone si ritrovano per ammirare l’alba del 21 giugno e del 21 dicembre.