Smart working, firmato il "Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile" nel privato: le regole
Ecco le regole per i lavoratori in smart working nel settore privato. Il ministro Orlando: "Modalità che caratterizzerà il lavoro in futuro"
Il ministero del Lavoro, in concerto con imprese e sindacati, ha firmato il primo “Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile”. Sono state quindi definite le regole per i lavoratori in smart working nel settore privato, e si tratta di uno dei primi provvedimenti in Europa che disciplina questa forma di lavoro.
Il protocollo è stato approvato dal ministero del Lavoro, i sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Cisal, Usb), le parti datoriali (Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Alleanza delle cooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri, Abi, Ania, Confprofessioni, Confservizi, Federdistribuzione, Confimi e Confetra).
Smart working, il protocollo nel settore privato: regole, durata, alternanza nel luogo di lavoro e fuori, adesione, licenziamento
L’obiettivo del protocollo è di fissare il quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento dello smart working, sulla base di un accordo individuale scritto che stabilisca la durata, l’alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno del luogo di lavoro, gli strumenti, il potere direttivo del datore di lavoro e i tempi di riposo del lavoratore.
Gli strumenti, di norma, sono forniti dal datore di lavoro ma tramite accordo possono essere utilizzati anche quelli del lavoratore.
Il rifiuto da parte del lavoratore di svolgere l’attività in modalità agile “non integra gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, né rileva sul piano disciplinare”, chiarisce il protocollo.
Smart working, assenza di orario di lavoro ma diritto alla disconnessione
Il lavoratore da remoto ha gli stessi diritti economici e normativi di quelli che lavorano nei locali aziendali, ma senza vincoli di orario. “La giornata lavorativa svolta in modalità agile si caratterizza per l’assenza di un preciso orario di lavoro e per l’autonomia nello svolgimento della prestazione nell’ambito degli obiettivi prefissati”, precisa il protocollo.
Può essere però stabilita una fascia di disconnessione durante la quale il lavoratore non è tenuto a svolgere la sua attività professionale.
Smart working, il commento del ministro Orlando
Le linee guida potranno essere adottate dalle aziende anche al di fuori della fase emergenziale legata alla pandemia di Covid-19. Per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si tratta di “una modalità che caratterizzerà il lavoro in futuro, anche nella quotidianità, nella normalità che speriamo di riconquistare il più presto possibile”, ha scritto su Facebook.