Sintomi gravi dell'influenza sui bambini, boom di casi ma il picco deve ancora arrivare: i dati dell'Iss
L’influenza continua a correre: 841mila casi in una settimana. Sintomi gravi nei bambini sotto i 5 anni. Lazio e Sicilia tra le ragioni più colpite
In Italia si registra un brusco aumento dei casi di influenza. Nella settimana dal 6 al 12 gennaio, l’incidenza è salita a 14,3 casi per mille assistiti rispetto ai 12,1 della settimana precedente. Colpiti quasi 841.000 italiani, portando il totale stagionale a circa 6,8 milioni di casi. A preoccupare sono soprattutto i sintomi sui bambini sotto i cinque anni.
Casi di influenza in aumento tra i bambini
Secondo il rapporto settimanale RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), l’influenza continua a diffondersi rapidamente, con un aumento significativo tra i bambini sotto i cinque anni, dove l’incidenza ha raggiunto 25,5 casi per mille assistiti.
Le fasce di età 5-14 e 15-64 anni registrano tassi di incidenza più bassi, rispettivamente a 12,96 e 15,61, mentre per gli over 65 il dato si attesta a 9,02 casi per mille.
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Boom di casi di influenza sui bambini sotto i 5 anni
Tra i sintomi più diffusi si segnalano febbre alta, dolori muscolari, mal di gola e tosse. Spesso si aggiungono affaticamento e difficoltà respiratorie, soprattutto nei soggetti più vulnerabili come bambini e anziani.
Il picco stagionale è distante
Nonostante l’aumento dei casi, il picco influenzale sembra ancora distante, contrariamente all’anno scorso, quando la curva dell’incidenza era già in calo in questo periodo.
L’influenza è però solo una parte del quadro: il 27,2% dei campioni analizzati è risultato positivo ai virus influenzali, mentre la restante quota è attribuibile ad altri agenti respiratori come il Rhinovirus (6,4%), il Metapneumovirus (2,8%) e il Sars-CoV-2 (3%).
In totale, tra i 2.852 campioni analizzati dalla rete RespiVirNet, 641 hanno rilevato virus influenzali di tipo A (H1N1 e H3N2) e 136 di tipo B. La diffusione è favorita dall’ondata di freddo e dal ritorno in classe dopo le vacanze natalizie, che ha aumentato i contatti ravvicinati tra bambini.
Le regioni più colpite
Le regioni con il maggior numero di casi sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia, mentre Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.
L’Iss raccomanda di prestare attenzione ai sintomi, consultare il medico in caso di febbre alta persistente e seguire le misure di prevenzione, come lavarsi frequentemente le mani e indossare mascherine in luoghi affollati.
