Sindaco Divignano ricevuto da Conte: il suo bonus in beneficenza
Incontra tra il premier e il sindaco che dal Piemonte, prima a piedi e poi in bici, è andato a Roma per protestare contro le 600 euro Inps
Era partito dal Piemonte, dalla sua Divignano, facendosi carico di una protesta, comunque singolare nella modalità. Gianluca Bacchetta, sindaco del suo piccolo comune piemontese, è arrivato a Roma dopo aver percorso quasi 700 km, prima a piedi e poi in bici. Nella Capitale è stato ricevuto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a cui ha restituito come promesso il bonus di 600 euro ricevuto per il suo ristoratore.
Ricevuto dal premier, Bacchetta ha esposto le sue ragioni e quindi rimesso idealmente le 600 euro ricevuto nelle mani di Conte. La cifra, raddoppiata dal presidente del Consiglio, è stata poi devoluta in beneficenza alla Croce Rossa Italiana. “Ho raccolto le storie di sindaci e imprenditori, mi farò portavoce dei loro problemi” ha dichiarato il premier Conte a margine dell’incontro.
Bacchetta, con tanto di fascia tricolore indossata e bandiera dell’Italia, armato di tanta buona volontà, era partito a inizio mese da Divignano, paesino piemontese in provincia di Novara, dove oltre ad essere sindaco è titolare di un pub ristorante. Così la sua protesta contro le 600 euro date dall’Inps: “Quel bonus è un’elemosina, ho 6 dipendenti fissi e 4 a chiamata che non hanno avuto un euro di cassa integrazione a due mesi dal lockdown“.
Per eludere le restrizioni tra le regioni, mantenute dalla fase 1 alla fase 2, aveva con se una richiesta di consegna a domicilio nella capitale di una birra media. La sua protesta ha avuto un buon eco, sui siti ma anche sui social, è stata creata appositamente una pagina Facebook per seguire la sua impresa: “Sindaco Gilu Bacchetta verso Roma”. In tanti lo hanno aiutato lungo il suo “cammino” come il titolare di un negozio di bici che gli gliene ha messa a disposizioni.