Simone Borgese ai domiciliari per violenza sessuale su studentessa a Roma: aveva già stuprato una tassista
Simone Borgese, già condannato per aver violentato una tassista, è stato accusato di stupro per la seconda volta: entrambe le aggressioni sono avvenute l'8 maggio
Ennesima violenza contro una donna. Peccato che questa volta lo stupratore sia un volto già noto alle autorità: Simone Borgese, 39 anni, è accusato di violenza sessuale ai danni di una studentessa di Roma. L’uomo era tornato in libertà nel 2021, dopo aver scontato 7 anni e mezzo per aver stuprato una tassista nel 2015.
- La trappola su Via della Magliana
- Le indagini su Borgese
- Borgese ai domiciliari
- La precedente condanna
La trappola su Via della Magliana
La violenza si è consumata l’8 maggio scorso. Secondo quanto ricostruito dal Corriere, Borgese ha adescato la giovane a una fermata dell’autobus su via della Magliana, invitandola a salire sulla propria auto con la scusa di indicargli la strada per il Raccordo.
La studentessa ha acconsentito dopo che lui le ha chiesto di mostrargli un’app sul suo smartphone, sostenendo che il proprio telefono fosse scarico. Ma una volta a bordo, il 39enne ha imboccato una strada isolata e ha violentato la ragazza.
Le indagini su Borgese
Dopo essere stata abbandonata per strada nei pressi di Villa Bonelli, la vittima è corsa a sporgere denuncia.
Circa un mese dopo l’aggressione, gli agenti del commissariato San Giovanni sono riusciti ad arrestarlo e identificarlo, grazie a una serie di riscontri scoperti dopo la denuncia della vittima.
Oltre alle descrizioni fornite dalla giovane, gli investigatori hanno passato al setaccio le immagini di alcune telecamere presenti nel tragitto percorso da Borgese.
Borgese ai domiciliari
La Procura aveva chiesto per il 39enne la detenzione in carcere subito dopo l’arresto. Ma la decisione è stata un’altra.
Il gip ha infatti emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per l’accusato.
La precedente condanna
Nel corso delle indagini sono emersi anche i precedenti di Simone Borgese: era già stato condannato a sette anni e mezzo di carcere per aver violentato una tassista nel 2015 alla Piana del Sole.
Secondo quanto riferito da Adnkronos, l’uomo è stato interdetto dai pubblici uffici e ha dovuto pagare un risarcimento di 30 mila euro alla vittima e di 10 mila euro al Comune di Roma.
Non si esclude che Borgese possa essere uno stupratore seriale: oltre al modus operandi con cui ha compiuto le violenze, c’è il fatto che entrambe le aggressioni si sono verificate l’8 maggio.