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Simone Annicchiarico e la morte del padre Walter Chiari: tutti i dubbi sulla telefonata prima del decesso

Simone Annicchiarico parla dei dubbi sulla morte del padre Walter Chiari e racconta l'ultima telefonata prima del decesso

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Protagonista in questi giorni di Tale e Quale Show, il programma di Rai 1 condotto da Carlo Conti, Simone Annicchiarico è tornato a parlare in tv del padre Walter Chiari e del rapporto speciale che aveva con lui. Ma anche dei dubbi sulla morte dell’illustre genitore e dell’ultima telefonata prima del decesso.

Simone Annicchiarico e i dubbi sulla morte del padre Walter Chiari

La vita di Simone Annicchiarico è stata segnata profondamente dal rapporto con il padre Walter Chiari e dalla sua morte, avvenuta nel 1991.

Ospite a Domenica In su Rai1, l’artista è tornato a parlare della scomparsa del padre, raccontando l’ultima telefonata intercorsa prima del decesso.

“Qualche giorno prima della sua morte io andai in vacanza con la mia baby sitter storica, ero a sciare”, racconta.

L’ultima telefonata prima della morte

“Lui mi chiamò tre ore prima di morire, aveva una voce squillante e mi raccontò che era stato dal cardiologo a Pavia e gli disse che potevamo giocare altri 10 anni a tennis”.

“Era pimpante e pieno di progetti”, ricorda Annicchiarico. Poi il decesso tre ore dopo.

“Quella sera chiamò me, mia madre e due amici suoi. Ci stiamo chiedendo tutti cosa sia successo, non la sappiamo la verità ma è stato un finale walterchiariano”.

La morte di Walter Chiari

Era il 20 dicembre 1991 quando Walter Chiari venne trovato morto all’interno del residence nel quartiere Niguarda a Milano dove viveva da solo dopo la separazione da Patrizia Caselli. La sera prima era andato a teatro a vedere uno spettacolo dell’amico Gino Bramieri.

Lo trovarono privo di vita seduto in poltrona di fronte a un televisore acceso, con indosso gli abiti della sera prima. L’autopsia stabilì che il decesso fu causato da un infarto miocardico.

Qualche anno dopo la morte, il corpo fu riesumato per ulteriori esami in relazione a un’inchiesta sull’ex fisioterapista dell’attore, indagato per trattamenti farmacologici non autorizzati in una clinica bergamasca. Il caso venne archiviato nel 1996.

Fonte foto: ANSA

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