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Silvana Barbieri da lavapiatti al lusso: ritratto della madre di Patrizia Reggiani, vedova di Maurizio Gucci

Silvana Barbieri, la storia dell'ascesa della vedova di Ferdinando Reggiani: da lavapiatti a una vita di lussi

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Silvana Barbieri, storia di un’ascesa: da lavapiatti a una vita di lusso. In questi giorni si è ripreso a parlare delle vicende intricate della famiglia Gucci, dopo che l’ex compagna di cella di Patrizia Reggiani, Loredana Canò, è stata accusata di “essersi insediata a casa sua per ricavarne vantaggi economici” e di aver convinto la vedova di Maurizio Gucci a effettuare azioni in suo favore nella gestione del patrimonio milionario ereditato.

Patrizia, tra i tanti averi ereditati, si è ritrovata anche i possedimenti del suo “patrigno”, Ferdinando Reggiani, ricco industriale che sposò in seconde nozze sua madre Silvana. Si parla di un qualcosa come oltre cento appartamenti a Milano, un villino in stile gotico e una polizza da oltre sei milioni di euro.

Silvana Barbieri: da lavapiatti a Milano alla vita lussuosa con Ferdinando Reggiani

Silvana Barbieri è nata nel 1927, a Vignola, in provincia di Modena. La figlia Patrizia (il cui vero cognome è Martinelli) nacque il 2 dicembre 1948, senza mai conoscere il padre biologico.

Silvana, nella campagna modenese, gestiva l’albergo “Il Cacciatore”. A un certo punto decise di andarsene a Milano, dove iniziò a guadagnarsi da vivere facendo la lavapiatti in un locale di via Padova. La svolta arrivò quando incontrò Ferdinando Reggiani, proprietario di una grande azienda di autotrasporti.

I due si innamorarono e l’industriale decise di adottare Patrizia, dandole il suo cognome. L’uomo d’affari morì nel 1973. “Quanto ereditato mi ha consentito di vivere sempre senza problemi”, disse Silvana nel processo, da cui fu poi prosciolta, che la vide indagata con la figlia. Barbieri aggiunse anche di non aver mai ostentato il lusso.

Il trasferimento a Montecarlo

La donna, per via del fatto che Milano e i posti frequentati le continuavano a ricordare dolorosamente la vita coniugale, decise di trasferirsi a Montecarlo. Prima soggiornò in un appartamento di circa 100 metri quadri con affaccio sul porto, poi in una casa ancor più lussuosa.

Nel Principato frequentò anche i principi Grimaldi, partecipando a svariate feste e a svariati eventi mondani. Grazie al patrimonio ereditato non ebbe problemi economici a mantenere uno stile di vita ‘alto’.

L’uccisione di Maurizio Gucci

Si arriva al 27 marzo 1995, data in cui suo genero Maurizio Gucci fu ucciso. Silvana cominciò a dividersi tra Montecarlo e Milano per dare supporto alla figlia e alle nipoti Allegra e Alessandra. Nel 1998 Patrizia venne condannata in via definitiva a 26 anni di carcere.

Secondo le indagini fu lei la mandante dell’omicidio del marito. La vicenda, inevitabilmente, segnò parecchio Silvana che da allora si mostrò sempre meno in pubblico.

Silvana Barbieri, la storia dell'ascesa della vedova di Ferdinando Reggiani: da lavapiatti a una vita di lussiFonte foto: ANSA
Silvana Barbieri e la nipote Allegra

Nel 2016 Patrizia è uscita dal penitenziario grazie a uno sconto di pena per buona condotta. In tutto ha scontato 18 anni di carcere. Il legame madre e figlia, prima ancora dell’uccisione di Maurizio Gucci, non fu mai ottimo. Anzi la figlia lo ha definito in svariate occasioni “pessimo”.

Nel 2018 Silvana, a 91 anni, ha fatto domanda affinché la figlia fosse affiancata da un amministratore di sostegno, considerandola non adeguata a gestire il suo patrimonio. Barbieri aveva inoltre paura che Patrizia potesse essere manipolata da frequentazioni sbagliate. Silvana si è spenta nel 2019. La figlia e le nipoti ereditarono il suo cospicuo patrimonio e da lì iniziarono altri guai. L’ultimo quello legato alla frequentazione di Patrizia con Loredana Canò.

silvana-barbieri-da-lavapiatti-e-lusso Fonte foto: ANSA
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