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Sigfrido Ranucci anticipa un altro caso Giuli a Report dopo le dimissioni di Spano: la reazione del ministro

Sigfrido Ranucci anticipa il nuovo "caso Giuli" della prossima puntata di Report: la reazione del ministro della Cultura dopo le dimissioni di Francesco Spano

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Sigfrido Ranucci anticipa i contenuti della prima puntata della stagione di Report, dedicata al ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Il giornalista ha spiegato che dopo la questione legata a Francesco Spano, ex capo di gabinetto del Ministero della Cultura fresco di dimissioni, ci sarà un altro caso legato proprio a Giuli.

Torna Report, prima puntata sul Maxxi

La puntata di Report andrà in onda domenica 27 ottobre alle ore 20:30 su Rai 3.

Sui social, la trasmissione ha condiviso un estratto dedicato proprio al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.

Inaugurato nel 2010, in pochi anni – si legge nel post che accompagna il video – si è affermato come uno dei più importanti musei di arte contemporanea in Italia, con oltre 300 mila biglietti venduti nel 2022. Numeri che però sarebbero crollati durante la presidenza di Alessandro Giuli.

Nel 2023, infatti, gli incassi dei biglietti sarebbero diminuiti del 30% rispetto all’anno precedente, quando la presidente era Giovanna Melandri, scendendo da 2,5 milioni di euro a 1,9 milioni di euro.

Per quanto riguarda il bilancio delle sponsorizzazioni, secondo Report “i soldi che i privati hanno dato al Maxxi per pagare mostre ed eventi sono passati da 1,2 milioni di euro del 2022 a 600 mila euro con Giuli”.

francesco spano maxxiFonte foto: ANSA
Franesco Spano, ex capo di gabinetto del Ministero della Cultura

Il ministro della Cultura, raggiunto dal giornalista Giorgio Mottola, ha replicato che “i conti si fanno alla fine. Dovete ricordare, o potete ricordare, fate come volete, che al momento del mio insediamento ho ricevuto in eredità una programmazione che ho lasciato arrivare a conclusione. Come diceva qualcuno, i conti si fanno alla fine”.

Sigfrido Ranucci anticipa un altro “caso Giuli”

Ranucci, ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio 1, ha poi dichiarato che nella prossima puntata di Reportc’è un altro caso che riguarda Giuli“, sostenendo che al centro dell’inchiesta non ci sarà solo il caso che riguarda Francesco Spano, il capo di gabinetto del Ministero della Cultura che si è dimesso mercoledì 23 ottobre.

E ancora:

“Dopo quello che mostreremo qualcuno che non lo ama in Fratelli d’Italia può trarne forza. Il problema è: in base a quali requisiti Giuli è stato nominato ministro? Mostreremo alcune cose che ha fatto in passato, come ha gestito il Maxxi e il suo ruolo in questo secondo caso Boccia. C’è un altro caso simile al caso Boccia che non riguarda Spano, ma un ruolo che ha avuto anche Giuli”.

Le reazione del ministro Giuli

Pronta, è arrivata la replica del ministro Alessandro Giuli: “Non c’è nessun caso Giuli, è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico, ha dichiarato al termine della presentazione della rivista della Biennale di Venezia, ripreso dal Messaggero.

Il ministro ha aggiunto di sentirsi “sostenuto dalla maggioranza. Lo testimoniano le dichiarazioni e i miei rapporti quotidiani con il Governo e con il partito di maggioranza. C’è un rapporto di concordia e di volontà di andare avanti, con forza, condivisione e serenità”.

Ranucci sulle dimissioni di Spano: la replica a Scalfarotto

A proposito del caso Spano, Ranucci ha spiegato che “sono convinto che Giuli ha ragione quando dice che l’apparenza inganna. Credo che la notizia del conflitto di interesse, una volta diventata pubblica, crei imbarazzo, a Spano e a chi lo ha scelto. Questo ha contribuito. Credo che le dinamiche non siano legate a Report, ma a questioni interne a Fratelli d’Italia. Le frasi omofobe stanno nelle chat di Fratelli d’Italia non a Report”.

Dopo la notizia sulle dimissioni, anche Maria Rosaria Boccia era intervenuta sul tema pubblicando la sua reazione sui social.

Nel frattempo Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva, al Giornale aveva sostenuto che Report avesse “pompato il presunto scandalo al maschile utilizzando in modo deliberato una unica leva, la morbosità omofoba” e si è detto impressionato “che proprio un giornalista che si dice di sinistra abbia scelto di utilizzare questo tipo di inaccettabile gossip stile anni Cinquanta sui torbidi ambienti omosessuali“.

Ranucci ha replicato così:

Scalfarotto ha detto una stronzata, non sa di cosa sta parlando. Ma cosa c’è nell’inchiesta di omofobo? Scalfarotto sta parlando di una persona che si è sempre battuta, e ha anche pagato, per difendere i diritti dell’uomo. Io credo che abbia fatto molto di più Report nella sua storia che Scalfarotto come parlamentare per difendere i diritti”.

sigfrido-ranucci-giuli-reporto-spano Fonte foto: ANSA
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