Si tuffa in un laghetto a Forni Avoltri, provincia di Udine durante una pausa dal lavoro: morto 22enne
Un ragazzo è morto dopo essersi tuffato nel laghetto del complesso turistico in cui lavorava
Tragedia a Udine. Un ragazzo di 22 anni è morto annegato mentre faceva il bagno nel laghetto del complesso turistico in cui lavorava. Inutile l’arrivo dei soccorsi chiamati dalle persone che erano con lui.
- La dinamica dell'incidente
- Gli annegamenti nei fiumi e nei laghi italiani
- Forse un malore dietro alla morte del 22enne
La dinamica dell’incidente
Nella giornata di oggi giovedì 3 agosto a Forni Avoltri, in provincia di Udine, un ragazzo di 22 anni è morto mentre faceva il bagno nel laghetto del complesso turistico in cui lavorava.
Secondo le prime ricostruzioni, riportate dal sito del quotidiano ‘Il Gazzettino’, il giovane si sarebbe recato in compagnia di altri colleghi al lago durante una pausa dal lavoro, per rinfrescarsi dal grande caldo.
Forni Avoltri, Udine, dove il ragazzo è morto annegato
Qui si sarebbe quindi tuffato in acqua ma non sarebbe riuscito a uscire, morendo annegato. La vittima lavorava per una cooperativa che opera all’interno del complesso turistico.
Gli annegamenti nei fiumi e nei laghi italiani
Sempre più spesso in estate emergono notizie di persone annegate, specialmente nei corsi d’acqua e nei laghi del nord Italia. I fiumi e i bacini alpini sono luoghi pericolosi e spesso è proibito tuffarsi proprio per il rischio di affogare.
I fiumi in particolare presentano insidie nascoste. Pur essendo in alcuni casi all’apparenza tranquilli e senza forti correnti, hanno un fondale irregolare con canali anche molto profondi. Queste caratteristiche creano correnti che possono trascinare a fondo anche un nuotatore esperto.
Nei laghi invece spesso il rischio maggiore è la stessa acqua. Da un lato essendo dolce, non dà la stessa spinta di galleggiamento di quella di mare. Dall’altro è spesso molto fredda, e lo shock termico di un tuffo improvviso può portare a un malore e al conseguente annegamento.
Forse un malore dietro alla morte del 22enne
Quando il giovane morto annegato nel laghetto del complesso turistico dove lavorava ha iniziato ad avere difficoltà in acqua, i presenti hanno immediatamente chiamato i soccorsi.
Sul posto sono arrivati immediatamente i sanitari del 118 con un’ambulanza e un’elicottero. Il ragazzo è stato rianimato a lungo, ma i tentativi dei medici si sono rivelati inutili.
Difficile stabilire il motivo per cui improvvisamente il 22enne sia andato in difficoltà. Data l’assenza di correnti all’interno del lago, si suppone che sia stato colto da un malore mentre nuotava.