Shanghai, terrore al supemercato: 3 morti accoltellati e 15 feriti, arrestato un uomo di 37 anni
A Shanghai, in Cina, un uomo ha aggredito con un coltello diversi clienti di un supermercato uccidendone tre
Strage a Shanghai. Tre persone sono morte e 15 sono rimaste ferite in un’aggressione con un coltello. Il responsabile è stato arrestato dalla polizia. La motivazione dell’attacco sarebbe una “disputa finanziaria personale” secondo le autorità.
- Aggressione al supermercato a Shanghai
- Le condizioni delle vittime
- Le aggressioni con i coltelli in Cina
Aggressione al supermercato a Shanghai
Nella giornata del 1 ottobre a Shanghai, quando in Italia erano le prime ore del mattino, un uomo ha attaccato con un coltello diversi passanti che si trovavano in un supermercato.
In tutto le coltellate dell’aggressore avrebbero colpito 18 persone. Tre sono morte dopo essere state trasportate in ospedale. Le altre 15 sono rimaste ferite e si trovano tutte in una delle cliniche della città.
La città di Shanghai, dove è avvenuta la strage
La polizia ha immediatamente fermato e disarmato il colpevole, arrestandolo. Non è chiaro quale sia il motivo dell’aggressione, ma le forze dell’ordine hanno parlato di una “disputa finanziaria personale” stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.
Le condizioni delle vittime
Delle 18 persone raggiunte dalle coltellate dell’aggressore di Shanghai, 15 sono sopravvissute e si trovano ora in uno degli ospedali della città più popolosa della Cina.
Secondo quanto riportano le autorità cinesi, nessuno di loro sarebbe stato colpito con coltellate particolarmente profonde e quindi nessun altro rischierebbe la vita a causa di questo attacco.
L’aggressore sarebbe un uomo di 37 anni di cui è stato diffuso soltanto il cognome, Lin. È stato tratto in arresto dalle forze dell’ordine e non risulta essere stato ferito durante l’arresto.
Le aggressioni con i coltelli in Cina
Non è la prima volta che in Cina si verifica un’aggressione con il coltello. La ragione dietro alla scelta di quest’arma è la legislazione molto restrittiva riguardo alle armi da fuoco nel Paese, che sono completamente illegali.
Lo scorso luglio un uomo aveva ucciso sei persone, tra cui tre bambini, in un asilo di Lianjiang, nel sud del Paese, sempre aggredendole con un coltello. A maggio invece era avvenuto un attacco simile in una scuola elementare di Guixi.
Questo tipo di stragi avvengono soprattutto nelle scuole. In questo l’ultima aggressione a Shanghai è relativamente poco comune. Spesso questi episodi vengono definiti “baofu shehu”, vendetta contro la società.