Shanghai, riesplode il Covid: bambini positivi separati dai genitori
Shanghai, la città più popolosa della Cina, è in lockdown, e i rigidi protocolli adottati dalle autorità sanitarie stanno causando proteste
Non si erano mai visti così tanti contagi da Covid in Cina, che supera la soglia dei 20 mila casi in un giorno. Di questi, fa sapere la Commissione Nazionale per la Sanità, poco più di 19 mila sono asintomatici. Non sono segnalati decessi nel bollettino odierno, e il numero dei morti nel Paese dall’inizio della pandemia è fermo a quota 4.638. Solo a Shanghai, epicentro della nuova ondata, si conta l’80% dei nuovi casi. Ma la politica dei “contagi zero” sta facendo nascere polemiche.
- Shanghai, è il fallimento della politica "zero Covid" della Cina?
- Proteste in Cina per le politiche che riguardano il lockdown
- Bambini positivi separati dai genitori: cosa succede in Cina
Shanghai, è il fallimento della politica “zero Covid” della Cina?
Nelle scorse settimane è stato lo stesso presidente Xi Jinping a ribadire di voler continuare sulla via del rigorismo a tutti i costi per contrastare la diffusione del coronavirus in Cina.
A Shanghai, principale polo finanziare della potenza orientale, vivono oltre 25 milioni di abitanti. Che ora si trovano in lockdown. Sul posto sono arrivati 38 mila sanitari per un nuovo round di tamponi di massa.
A inizio settimana è stata aperta una seconda sezione dell’ospedale da campo creato allo Shanghai New International Expo Center, trasformato nel più grande nosocomio temporaneo della città. Sono stati attivati 7.300 nuovi posti letto dopo che sono stati occupati tutti i 7.500 della prima sezione.
Proteste in Cina per le politiche che riguardano il lockdown
Sui social network cinesi monta la polemica per le rigide regole del lockdown e per i ritardi nelle consegne dei servizi di delivery, che a causa delle quarantene di massa stanno ricevendo troppe richieste: in città è ormai impossibile trovare cibo e medicine.
Non solo la popolazione si sta trovando in difficoltà, ma anche le autorità, che hanno ammesso che Shanghai non era preparata ad affrontare una nuova ondata di contagi.
Nella città più popolosa della Cina la maggior parte dei cittadini è confinata in casa, con un grave impatto sull’economia del Paese. I centri per la quarantena e gli hotspot per i tamponi sono sovraffollati e lavorano a rilento.
Un uomo in isolamento dentro un edificio transennato dalle autorità.
Bambini positivi separati dai genitori: cosa succede in Cina
A scatenare le critiche è il protocollo che prevede la separazione dei bambini positivi dai genitori. Una prassi che è stata denunciata sui social dal Paese e che sta facendo discutere tutto il mondo.
Il governo cinese ha annunciato un parziale allentamento di questa misura, permettendo ai familiari di stare con i piccoli contagiati all’interno dei centri di quarantena, ma solo in caso siano stati infettati anche loro.
Dalle autorità sanitarie è arrivata inoltre un’apertura per i bambini con bisogni speciali. Per accompagnarli, però, i genitori dovranno compilare un apposito modulo di domanda, rispettare regole specifiche e firmare una lettera in cui affermano di essere consapevoli dei rischi.
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