Sfigurata all’uscita da lavoro, il mandante era l’ex fidanzato: “Sospettavo del mio ex, speravo di sbagliarmi”
La donna fu picchiata e sfregiata all’uscita da lavoro lo scorso febbraio. Arrestate tre persone, tra cui l’ex fidanzato, che sarebbe il mandante
Martina Mucci, cameriera pratese di 29 anni, lo scorso febbraio era stata aggredita e sfigurata all’uscita da lavoro. Dopo tanti sospetti, è arrivata la conferma: il mandante della spedizione punitiva è l’ex fidanzato, arrestato insieme ai due aggressori.
L’aggressione all’uscita da lavoro
La notte di martedì 21 febbraio 2023 Martina Mucci stava rientrando a casa dal lavoro, nel quartiere La Pietà del capoluogo toscano di Prato, quando venne aggredita da almeno due persone coperte da passamontagna.
Una violenza feroce e immotivata, dalla quale la ragazza 29enne uscì con una frattura al naso, diversi denti rotti (per i quali dovrà subire ancora numerose operazioni) e uno sfregio in volto, causatole da un’arma appuntita, forse un rasoio, con il quale avrebbero voluto anche rasarle i capelli.
Il quartiere de La Pietà, nei pressi del centro di Prato, dove avvenne l’aggressione a Martina Mucci
A distanza di due mesi, gli autori dell’aggressione sono stati arrestati: tre fermi, tra i quali il 41enne Emiliano Laurini, ex pugile e buttafuori, nonché ex fidanzato della ragazza.
La violenza in seguito alla rottura
Martina aveva raccontato di aver avuto una relazione con l’uomo, durata circa un anno e finita non nel migliore dei modi, ma nonostante ciò la stessa ragazza non poteva immaginare che a causarle tanto dolore potesse essere stato proprio il suo ex.
In un’intervista rilasciata alla Nazione, la 29enne ha spiegato che “c’era stata qualche lite ma nulla che facesse pensare a una reazione del genere. Avevamo lavorato insieme e gli ho voluto un sacco di bene. Questo lo voglio dire. Mi fidavo di lui”.
Nonostante ciò, il sospetto è rimasto ed è ora diventata una certezza, soprattutto grazie alle veloci indagini condotte dalla squadra mobile di Prato, coordinata dal pm Valentina Cosci.
Le indagini e gli arresti
Come emerso dal lavoro investigativo degli agenti, che si sono avvalsi anche di intercettazioni telefoniche e ambientali, il mandante e gli aggressori non erano nuovi a simili azioni. Nel caso specifico, si è trattato di una vera e proprio “azione punitiva”, con l’unico movente della “gelosia”.
Gli arrestati, due ventenni di Scandicci oltre all’ex fidanzato, sono accusati di lesioni gravi, sfregio permanente del volto e rapina aggravata. Sono stati trattenuti in Questura in attesa di essere trasferiti alle case circondariali della Dogaia o a Sollicciano.
Una notizia che comunque può permettere a Martina di trovare uno sprazzo di serenità, nonostante le molte difficoltà ancora da superare, per le quali dovrebbe probabilmente affidarsi a dei professionisti.
Anche se, come ha spiegato la ragazza, per adesso “non me lo posso permettere. Purtroppo le cure per i denti sono molto costose, non posso affrontare altre spese. Quando mi sono rivolta all’associazione contro la violenza sulle donne non era chiaro che cosa fosse successo. Ora cambia un po’ tutto”.