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Sequestro per 20 milioni all'Università Cusano: sigilli su Ferrari, Rolls Royce, un elicottero e due Bmw

L'amministratore dell'Università degli Studi Niccolò Cusano avrebbe speso per sé i fondi destinati all'ateneo, usandoli per auto di lusso ed elicotteri

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I vertici dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, ateneo telematico con sede a Roma, sono accusati di evasione fiscale per oltre 20 milioni di euro. E sono ora sotto indagine per violazione delle leggi che regolano il fisco.

Università Cusano sotto inchiesta: maxi sequestro da 20 milioni di euro

Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza della Capitale, su disposizione del gip, ha notificato un decreto di sequestro preventivo nei confronti dei dirigenti di Unicusano Campus.

Le misure hanno raggiunto Stefano Bandecchi, fondatore e amministratore de facto dell’università, Giovanni Punti e Stefano Ranucci, che dal 2016 al 2021 sono stati rappresentanti legali dell’istituto.

L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Pesci e dalla pm Valentina Margi, che si stanno occupando in particolare della posizione di Bandecchi.

Le accuse ai vertici di Unicusano Campus: per cosa sono indagati

L’università, pur essendo iscritta alla Camera di Commercio come ente pubblico non economico e senza scopo di lucro, avrebbe esercitato prevalentemente attività commerciale. A questo si aggiunge un mancato versamento dei tributi dal 2016 al 2020.

Nel corso degli anni Unicusano Campus avrebbe investito “ingenti risorse finanziare” per acquisire e finanziare diverse società rientranti nel Gruppo Bandecchi.

Tra le varie realtà, riporta Repubblica, una si occupava del commercio all’ingrosso di profumi e cosmetici, l’altra di mediazione immobiliare. Le società venivano gestite con personale dipendente dell’ateneo.

Già dal 2011, l’Università Niccolò Cusano avrebbe subito “ripetute emorragie” di denaro dai conti correnti “per le più svariate causali estranee all’oggetto sociale“, con operazioni sempre autorizzate dall’amministratore.

Fondi dell’università usati da Bandecchi per viaggi e mezzi di lusso

In particolare Stefano Bandecchi avrebbe viaggiato verso molte località turistiche, come Dubai, Toronto e Miami, a spese dell’ateneo, a volte anche in compagnia dei familiari.

Unicusano si sarebbe fatta carico inoltre del noleggio di aeromobili e veicoli di lusso per le trasferte calcistiche della Ternana, di cui il fondatore dell’ateneo è presidente.

Complessivamente, si legge nel documento della Procura pubblicato da Repubblica, le spese sostenute da Unicusano per coprire quelle personali di Bandecchi, “ammontano a 1 milione e 898 mila euro“.

Di cui 343 mila euro utilizzati “indebitamente per l’acquisto di servizi di viaggio e soggiorni vacanze per ragioni estranee alle finalità perseguite dall’ateneo”.

Tra i beni confiscati dalla Guardia di Finanza ci sono una Ferrari e una Rolls Royce da oltre 500 mila euro l’uno, un contratto di leasing per un elicottero AgustaWestland AW109.

Dunque una Bmw Serie 4 Cabrio da 105 mila euro e una Bmw Serie 7 da 75 mila euro, che erano a disposizione dell’università.

L’Ires evasa ammonterebbe a 2,3 milioni di euro nel 2016, a 2,9 milioni di euro nel 2017, a 3,9 milioni di euro nel 2018, a 5 milioni di euro nel 2019 e a a 5,9 milioni di euro nel 2020.

unicusano Fonte foto: ANSA
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