Separazione e divorzio veloce dopo sì della Cassazione: come lasciarsi in un giorno con la domanda congiunta
Sì dalla cassazione al ricorso congiunto per separazione e divorzio con un unico atto. La procedura sarà valida anche nelle separazioni consensuali
C’è il “sì” della Cassazione al ricorso congiunto per separazione e divorzio con un unico atto. Una pratica che potrà essere applicata anche alle procedure consensuali.
- La sentenza della Cassazione: cosa cambia
- Cosa dice il verdetto
- La nota dell'Organismo Congressuale Forense
La sentenza della Cassazione: cosa cambia
A deciderlo, riporta l’agenzia Adnkronos, è stata la Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza numero 28727 su una questione sollevata dal tribunale di Treviso.
La riforma Cartabia del processo civile ammetteva la possibilità del ricorso congiunto ma secondo le prime interpretazioni dei giudici sembrava limitare la possibilità solo ai casi contenziosi.
La sentenza della Cassazione ora amplia l’ambito anche a quelli consensuali, offrendo sia un risparmio di tempo sia una limitazione dei costi per le parti coinvolte.
Cosa dice il verdetto
Con il verdetto 28727,la Cassazione ha affermato il principio per cui “in tema di crisi familiare, nell’ambito del procedimento di cui all’art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio”.
Il verdetto in questione è stato sollecitato “su rinvio pregiudiziale del Tribunale di Treviso che consente di chiedere indicazioni in sede di legittimità “per la risoluzione di una questione di diritto che presenti gravi difficoltà interpretative.
Dalla Cassazione, svolta sul divorzio veloce: vale anche nelle procedure consensuali, come previsto dalla Riforma Cartabia
La nota dell’Organismo Congressuale Forense
L’Organismo congressuale forense, l’organizzazione di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana, esprime in una nota, ripresa dall’Ansa,”viva soddisfazione per l’intervento tempestivo della Corte di Cassazione che pone fine alla difformità di pronunce di merito ristabilendo un criterio univoco di interpretazione dell’art 473 bis n.49 cpc”, contenuto nella Riforma Cartabia.
Infatti, ricorda l’organismo che rappresenta l’Avvocatura italiana, “all’indomani della entrata in vigore della riforma Cartabia che ha introdotto la facoltà di proporre domanda cumulata di separazione e divorzio, si è assistito – ricorda l’Ocf – al proliferare di pronunce discordanti in vari Tribunali d’Italia (Treviso, Firenze, Genova, MIlano, Vercelli, Lamezia Terme, Bari, Padova)”.
Ora, finalmente, la sentenza della Cassazione mette ordine rispetto alla al ricorso congiunto per separazione e divorzio con un unico atto, ufficialmente applicabile anche nelle procedure consensuali.