"Sei antifascista?", la risposta di Carlo Conti a Sanremo: "Domanda anacronistica, mi preoccupa di più l'AI"
Ai conduttori del Festival di Sanremo è stato chiesto se fossero o meno antifascisti, e Carlo Conti ha definito la domanda anacronistica, citando l'AI
Durante la conferenza stampa di apertura della 75° edizione del Festival di Sanremo, Carlo Conti ha risposto a una domanda diretta, dichiarandosi al contempo antifascista ma specificando di considerare la questione anacronistica e di essere “Più preoccupato dell’intelligenza artificiale”.
- La conferenza stampa di apertura di Sanremo
- "Siete antifascisti?" Le risposte dei conduttori
- La conclusione di Carlo Conti sull'intelligenza artificiale
La conferenza stampa di apertura di Sanremo
Nella tarda mattinata del 10 febbraio si è tenuta la conferenza stampa di apertura della 75° edizione del Festival della Canzone Itali
ana nella sala stampa Ariston Roof di Sanremo.
Presenti il conduttore e direttore artistico del Festival Carlo Conti, i suoi co-conduttori della prima serata, Gerry Scotti e Antonella Clerici, e diversi rappresentanti della Rai e dell’amministrazione comunale di Sanremo.Fonte foto: ANSA
L’evento è cominciato con un intervento di circa mezz’ora in cui Conti ha ricordato i suoi precedenti Festival e alcuni ospiti della prima serata, come Jovanotti e le cantanti Noa (israeliana) e Mira Awad (palestinese) che duetteranno sul palco.
“Siete antifascisti?” Le risposte dei conduttori
Tra le domande poste ai conduttori della prima serata una ha particolarmente attirato l’attenzione: “Voi vi dichiarate antifascisti?”, ha chiesto un giornalista.
Gerry Scotti ha risposto ricordando la propria storia familiare: “Io ho avuto metà della famiglia fucilata dai fascisti, pensa un po'” ha dichiarato il conduttore.
“Certo, che problema c’è? Siamo nel 2025″ ha risposto inizialmente Carlo Conti, che ha però poi proseguito con una precisazione riguardo alla domanda stessa.
La conclusione di Carlo Conti sull’intelligenza artificiale
Dopo la risposta di Scotti, Conti ha continuato, commentando quanto detto dal collega: “Mai dimenticare quello che hanno fatto i nostri genitori e i nostri nonni perdendo la vita per permetterci di stare qui a parlare liberamente” ha detto.
Il direttore artistico ha quindi continuato: “Però trovo questa domanda un po’ anacronistica, mi preoccupa di più l’intelligenza artificiale” ha concluso Conti.
A questa conclusione è arrivata una risposta dalla stessa sala stampa. “In questi tempi non lo è” ha detto qualcuno, non identificato, in riferimento al crescente successo elettorale di partiti e movimenti di estrema destra in Europa e negli Usa.
