Sea Watch, la Procura si muove contro la scarcerazione di Carola

Entro la giornata di mercoledì, la Procura della Repubblica di Agrigento depositerà in Cassazione un ricorso contro la sentenza che ha rimesso in libertà Carola Rackete non convalidando l’arresto in flagranza di reato disposto dalla Guardia di Finanza il 29 giugno scorso, dopo l’ingresso della Sea-Watch 3 nel porto di Lampedusa forzando il blocco dei finanzieri.

Lo scrive “La Repubblica”, secondo cui la scelta di presentare ricorso sarebbe “strategica”. L’ufficio guidato dal procuratore Luigi Patronaggio vorrebbe avere una pronuncia della Suprema Corte che diventi un punto di riferimento anche nelle altre inchieste che vedono navi Ong indagate per aver violato il divieto di ingresso in acque territoriali disposto dal decreto sicurezza bis. Secondo il gip Alessandra Vella, il decreto non può essere applicato a navi che hanno soccorso migranti che non possono essere considerate navi offensive per la sicurezza nazionale.

Intanto, Carola Rackete, dalle colonne della “Bild”, ha spiegato la decisione di querelare Matteo Salvini: “Non è possibile sopportare tutto. Salvini ha diffuso falsità. Io voglio che le sue menzogne siano cancellate da Facebook e Twitter e che un giudice gli ordini di non farlo più”.