Scuola, duro attacco delle Regioni: risponde Azzolina. È scontro
Duro attacco delle Regioni al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina per la mancata didattica a distanza. Secca la sua replica
Scontro aperto tra le Regioni e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Il tema è il no di Azzolina alla didattica a distanza come misura per contrastare l’inarrestabile aumento dei contagi di coronavirus in Italia. Per la commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni, il no alla Dad è “sbrigativo e irresponsabile”, mentre per Azzolina gli studenti “non sono sacrificabili”.
Didattica a distanza, la proposta delle Regioni
“Abbiamo proposto al Governo la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori per diminuire i picchi di utenza nelle grandi aree urbane – ha fatto sapere all’Ansa la Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni -. Il ministro Azzolina, in modo sbrigativo ed irresponsabile, ha frapposto un netto diniego”.
Inoltre, hanno fatto sapere, “gli scuolabus sono di competenza dei Comuni e pare che ancora non siano state erogate le risorse. Ma questo riguarda l’Anci”.
Scuola, la replica della ministra Azzolina alle Regioni
Secca la replica della ministra Azzolina: “Spiace che qualcuno pensi che studenti e studentesse possano essere sacrificabili. La scuola ha dato tanto, abbiamo lavorato tutta l’estate per riportare gli studenti in presenza”. Lo ha detto a “Di Martedì” su La7.
In precedenza, parlando in un’intervista all’Ansa, Azzolina ha ribadito che i contagi “non avvengono dentro le scuole”, i ragazzi “sono felici di essere tornati in classe. E ci devono rimanere”.
“Anche per gli studenti più grandi – ha aggiunto – la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove”.