Scuola di Lamezia Terme cancella le feste della mamma e del papà per istituire la “Festa della Famiglia”
In un istituto comprensivo di Lamezia Terme si è deciso di istituire la “festa della Famiglia”, nella speranza di rendere la giornata più inclusiva
Basta con le feste del papà, della mamma e dei nonni: a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, la preside di un istituto comprensivo ha deciso di istituire la più inclusiva “festa della Famiglia” dato che, come spiega, “non tutti i bambini del nostro istituto hanno la fortuna di avere entrambi i genitori”. Un’iniziativa dai migliori intenti verso la quale però, ovviamente, non sono mancate le polemiche.
- La festa della Famiglia
- La circolare scolastica
- L’istituzione della festa della Famiglia e le polemiche
La festa della Famiglia
La novità, non proprio ben accolta, è arrivata dall’istituto comprensivo “Manzoni-Augruso” di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, dove le giornate del 19 marzo (festa del papà), della seconda domenica di maggio (festa della mamma) e del 2 ottobre (festa dei nonni), verranno sostituite dalla più inclusiva “festa della Famiglia”.
La decisione è stata presa della preside dell’istituto, Antonella Mongiardo, condivisa all’unanimità dal Consiglio di Istituto e poi comunicata a insegnanti e genitori nella giornata del 17 marzo tramite una circolare.
Una scelta motivata in parte dal fatto, come spiegato dalla stessa dirigente, che “non tutti i bambini della nostra scuola hanno la fortuna di avere una mamma e un papà”. Un pensiero nobile ed altruista, che però non è stato ben accolto da tutti.
La circolare scolastica
“Cari insegnanti e cari genitori – inizia la circolare inviata dalla preside – abbiamo pensato, quest’anno, in condivisione con il Consiglio di Istituto dell’IC Manzoni-Augruso e con le Referenti dei plessi, di dare un nome nuovo alle tradizionali giornate del papà e della mamma”.
“Queste feste, del papà e della mamma, le portiamo dentro di noi, fanno parte di noi, ci appartengono nel profondo, perché sono celebrative del legame più importante che si possa avere nella vita” continua il comunicato, che sottolinea come non tutti i bambini dell’istituto abbiano la fortuna di poter vivere queste situazioni familiari per molti considerati “normalità”.
“Pensando a loro, non si può non pensare al sentimento di tristezza e di vuoto che potrebbero provare vedendo i loro compagni intenti a creare un lavoretto per il genitore che essi, invece, non hanno più. Per amore verso questi bambini, tutti noi possiamo fare una piccola rinuncia”, è la proposta mossa dalla circolare.
L’istituzione della festa della Famiglia e le polemiche
“Anziché celebrare la festa del papà e la festa della mamma – conclude quindi la preside – potremmo festeggiare, nelle stesse date, la ‘giornata della Famiglia’, per dare a tutti i bambini la possibilità di viverla in modo sereno e senza sentirsi meno fortunati di altri. Anche la festa dei nonni, il 2 ottobre, potrà essere vissuta con lo stesso spirito”.
L’idea, che ha trovato tanti sostenitori tra genitori e insegnanti, non è però piaciuta tra gli altri a Giancarlo Nicotera, presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme e Segretario regionale del Nuovo Cdu: “Cancellare le feste è sempre qualcosa di spiacevole. Quando poi si sostituiscono le feste che ricordano i papà, le mamme e i nonni, davvero si rimane perplessi”.
“È di certo un dispiacere per i bambini ma qui di fatto sembra esserci invece un tentativo di cancellare la nostra cultura millenaria in nome di una preoccupante cultura progressista” hanno invece commentato i consiglieri comunali Mimmo Gianturco e Rosy Rubino del gruppo consiliare Lamezia Prima Di Tutto.
Polemiche alle quali la circolare scolastica aveva in realtà preventivamente risposto: “”Nella festa della famiglia, ogni bambino sarà libero di dedicare un pensiero a chi vorrà […] perché ha anche lui una famiglia da festeggiare e a cui fare un dono, a prescindere se la identifichi con papà e mamma, o con uno solo dei genitori, o con i nonni o con delle persone care che hanno cura della sua vita. Perché Famiglia, qualsiasi nome le si voglia dare, è quel luogo dove il nostro cuore è accolto da braccia protese al rispetto, al sacrificio e all’ascolto”.