Scoperti rullini e quaderni delle vittime del Mostro di Firenze: nuove indagini per cercare altri indizi
Alcuni oggetti che sono appartenuti a vittime del Mostro di Firenze e che sono stati ritrovati recentemente potrebbero portare nuovi indizi sul caso
Ci sono novità sul caso Mostro di Firenze: sono stati ritrovati il rullino di una macchina fotografica appartenuta alla coppia di francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, uccisi l’8 settembre del 1985. e alcuni vestiti e quaderni in un baule che un tempo apparteneva alla famiglia di Pia Rontini, uccisa il 29 luglio del 1984.
- Il rullino della macchina fotografica
- I vestiti e i quaderni
- Cinquantacinque anni dal primo delitto del Mostro di Firenze
Il rullino della macchina fotografica
A dar notizia dei nuovi ritrovamenti è ‘La Repubblica’. Il rullino fotografico apparteneva a Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, i due francesi uccisi l’8 settembre 1985 in una tenda nella zona degli Scopeti, a San Casciano Val di Pesa. Questo fu l’ultimo delitto attribuito al Mostro di Firenze.
Le immagini verranno analizzate dagli inquirenti, ma ancora non è possibile sapere se ciò porterà a un concreto sviluppo delle indagini, Le immagini potrebbero anche essere semplici ricordi della vacanza della coppia in Italia.
Fonte foto: ANSA
La coppia di Francesi, Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, uccisi dal Mostro di Firenze.
I vestiti e i quaderni
Alcuni giorni fa, all’interno di un baule dimenticato da anni, che un tempo apparteneva alla famiglia Rontini (nella foto di copertina, del 4 marzo 1996, il padre di Pia, Renzo Rontini, mostra il luogo dove è morta sua figlia), sono stati ritrovati alcuni quaderni e vestiti.
La Polizia scientifica, coordinata dalla Procura di Firenze, ha sequestrato gli oggetti rinvenuti all’inizio di questa settimana. I reperti, baule incluso, saranno esaminati utilizzando le tecniche e i dispositivi più moderni, che non si possedevano negli anni Ottanta.
Pia Rontini fu assassinata assieme a Claudio Stefanacci a Vicchio di Mugello, in località Boschettaestura, il 29 luglio del 1984.
Cinquantacinque anni dal primo delitto del Mostro di Firenze
Non sarà certo facile recuperare indizi o tracce dagli oggetti rinvenuti. Dal primo delitto attribuito al Mostro di Firenze, infatti, sono passati ben 55 anni.
Era la notte del 21 agosto del 1968 e all’interno di una Alfa Romeo Giulietta bianca, che era accostata in una strada vicino al cimitero di Signa (appena fuori la città di Firenze), furono assassinati Antonio Lo Bianco e Barbara Locci.
Da quel giorno è iniziata una serie di delitti attribuiti al Mostro di Firenze e, parallelamente, è iniziato un lungo e complicato lavoro da parte degli investigatori per ricostruire tassello dopo tassello ogni dettaglio di questa articolata vicenda.
