Scoperta a Brescia una ragazza "fantasma", da 17 anni viveva nei calzifici abusivi con la madre: la storia
Una ragazza avrebbe vissuto per 17 anni come un "fantasma" all'interno di un calzificio abusivo in provincia di Brescia. La scoperta agghiacciante
Per 17 anni, ovvero dal giorno della sua nascita, una ragazza ha vissuto come un “fantasma” all’interno dei laboratori clandestini. La scoperta arriva da Brescia. La giovane non sarebbe mai andata a scuola né all’ospedale, tanto meno avrebbe ricevuto la visita di un medico. A scoprire il giaciglio abusivo in cui la ragazza ha vissuto nell’ombra insieme alla madre è stata la polizia locale.
La ragazza fantasma a Brescia
Una ragazza è stata riportata alla luce dopo 17 anni vissuti in pochissimi metri quadri insieme alla madre. Le due vivevano all’interno di un laboratorio clandestino per calzature, costrette a dividere un giaciglio angusto e nascosto dal resto del mondo.
La scoperta risale al 2024, ma è arrivata alla cronaca solamente il 19 gennaio 2025 dopo un articolo pubblicato da BresciaOggi.
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Secondo una prima ricostruzione, gli agenti della polizia locale avrebbero scoperto il nascondiglio segreto nell’hinterland di Brescia, ma per il momento non è dato conoscere i dettagli delle indagini.
L’unico indizio che dimostra l’esistenza della ragazza sarebbe un atto di nascita presente nei registri del Comune di Rovigo, poi più niente.
La storia
La ragazza è nata da genitori cinesi, ma dopo la sua venuta al mondo il padre avrebbe abbandonato il tetto coniugale insieme all’altro figlio. Per questo la madre – scrive Brescia Oggi – avrebbe girovagato per il nord Italia, spostandosi tra Rovigo, Padova e arrivando fino alla Lombardia, dove poi si sarebbe fermata nel Bresciano.
La donna e la piccola si sarebbero mosse tra vari laboratori clandestini, rimanendo sempre nell’ombra. Per questo la ragazza non sarebbe mai andata a scuola né all’ospedale, non sarebbe mai stata visitata da un medico né avrebbe avuto accesso ai servizi più comuni. Questa storia sarebbe andata avanti per 17 anni.
Il futuro dopo 17 anni di buio
Come riporta Brescia Oggi e come conferma Corriere della Sera, attualmente il futuro della ragazza – che oggi ha conseguito la maggiore età – è nelle mani della Questura di Brescia.
Nel giorno della sua liberazione la allora 17enne non parlava italiano. Oggi le autorità sono al lavoro per la regolarizzazione della sua posizione sul suolo italiano, e nel frattempo potrebbe essere arrivata una proposta di lavoro. Non è dato conoscere, invece, quale sarà la sorte della madre. Il caso – secondo la stampa locale – potrebbe non essere isolato e apre nuovamente una finestra sullo sfruttamento del lavoro in laboratori clandestini.
Solamente nel 2022, ad esempio, nel Trevigiano avevano arrestato quattro adulti di nazionalità cinese ai quali avevano contestato i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravato, continuato e in concorso, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato, continuato e in concorso. I loro operai erano di origini pakistane e lavoravano fino a oltre 10 ore al giorno con uno stipendio di 3,20 euro all’ora.
