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Scontro tra Lilli Gruber e Mario Sechi sul premierato: la conduttrice sbotta in diretta tv, cos'ha detto

Lilli Gruber e Mario Sechi, scontro duro sulla riforma del premierato durante Otto e Mezzo

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Duro scontro tra Lilli Gruber e Mario Sechi a Otto e Mezzo (La7). La conduttrice, dopo un intervento sul premierato dell’ex capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio (attualmente il giornalista è direttore responsabile del quotidiano Libero), ha perso le staffe, affermando che l’ospite abbia detto delle bugie.

Gruber a Sechi: “Qui non diciamo sciocchezze”

“I poteri del Presidente della Repubblica non vengono modificati”, ha sostenuto in un passaggio del suo discorso Sechi. Parole che hanno innescato una reazione per nulla soft da parte della Gruber.

“Non è vero, qui non diciamo bugie, non diciamo sciocchezze“, ha tuonato la padrona di casa di Otto e Mezzo. “Ma dai, su”, ha provato a minimizzare Sechi. “Non diciamo bugie”, ha incalzato la Gruber.

Scontro tra Lilli Gruber e Mario Sechi sul premierato.Fonte foto: ANSA

Il giornalista ha tirato dritto: “Questa è una riforma moderata, lasciata aperta per tenere una discussione in Parlamento con le altre forze politiche”.

“Normalmente in questi casi, cioè quando si modifica la Costituzione, si fanno delle Costituenti e qui non vediamo nulla di tutto questo”, la secca replica della conduttrice che si è poi rivolta ad altri ospiti in studio.

Utenti divisi sui social

Sui X (l’ex Twitter) il dibattito ha provocato reazioni differenti tra gli utenti.

Da un lato c’è chi si è schierato con Sechi, sostenendo che Lilli Gruber sia “faziosa”, dall’altro chi ha ritenuto che la conduttrice abbia ragione e che il direttore di Libero sia a sua volta “fazioso” nel valutare positivamente l’iniziativa dell’attuale governo.

La riforma sul premierato ha un titolo

C’è un titolo definitivo al disegno di legge costituzionale. E soprattutto c’è un testo, già siglato dalla Presidenza della Repubblica (la firma è giunta nella serata di martedì 14 novembre).

‘Disegno di legge costituzionale recante disposizioni per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica’. Questo il titolo del disegno di legge costituzionale.

Su queste tre righe sarà formulato il quesito referendario che la premier Giorgia Meloni ha intenzione di sottoporre agli elettori, laddove riesca ad approvare il premierato.

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