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Scontro su strage di Capaci tra Alfredo Morvillo e Maria Falcone: il magistrato diserta la commemorazione

Il magistrato Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, e Maria Falcone, sorella del giudice, fanno polemica nel giorno della commemorazione

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Palermo si appresta a vivere la commemorazione per la strage di Capaci in cui morì il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, ma con un velo di polemica. Ad alzare il polverone della critica, nel giorno in cui cade il 31esimo anniversario della morte del magistrato, è Alfredo Morvillo, fratello di Francesca e cognato del giudice, che apre lo scontro con Maria Falcone, sorella di Giovanni.

Scontro Morvillo-Falcone

Lo scontro tra Alfredo Morvillo e Maria Falcone ha come palcoscenico le colonne de La Repubblica in cui il magistrato punta il dito, non troppo velatamente, contro la sorella del giudice Falcone accusata di aver fatto accordi con la giunta Lagalla, il sindaco di Palermo, appoggiata dagli impresentabili Dell’Utri e Cuffaro.

A Morvillo, infatti, non è andato giù l’accordo preso dalla sorella del cognato per realizzare un nuovo museo dell’antimafia. “Troppo spesso i cittadini ricevono dall’alto segnali che invitano a convivere con ambienti notoriamente in odore di mafia” la stoccata del magistrato.

Maria Falcone, sorella del giudice morto a Capaci il 23 maggio 1992

Maria Falcone, dal canto suo, non accetta critiche e rimanda il messaggio al mittente. Nonostante l’ampia critica agli impresentabili nell’ultima campagna elettorale, la sorella del giudice Falcone sempre tramite La Repubblica ha sottolineato che “è il tempo di andare avanti, di perseverare nella ricerca della verità e al contempo smettere di usare l’antimafia per fare carriera, per fare passerella”.

Insomma un botta e risposta in cui di mezzo ci va la commemorazione del 23 maggio.

Magistrato Morvillo assente alla commemorazione

Il grande assente, infatti, sarà proprio Alfredo Morvillo che ha comunicato di non volersi recare alla commemorazione davanti all’aula bunker di Palermo in cui parlerà il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, attualmente sotto processo a Caltanissetta con l’accusa di essere stato una delle “talpe” di Antonello Montante.

Assente, insieme a Morvillo, anche Giuseppe Di Lello, magistrato dello storico pool antimafia di Falcone e Borsellino.

“Palermo abbia la coerenza di non partecipare alle commemorazioni, non lo merita la città, non meritano Falcone e Borsellino che il loro ricordo sia macchiato dalla rituale presenza di personaggi che non tralasciano occasione per propagandare la convivenza politico-sociale con ambienti notoriamente in odore di mafia” ha scritto Morvillo al quotidiano.

Dall’altro lato la risposta di Maria Falcone che ha ricordato che il suo percorso e la scelta di accordo con Lagalla è stato fatto non come sostegno alla sua giunta, ma per “occasione per creare spazi nuovi, luoghi di vita e non simulacri di ricordi o peggio altari della memoria da imbiancare solo alla scadenza degli anniversari”.

Fonte foto: ANSA

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