Scontro Conte-Renzi in tv, si alzano i toni: "Sei un coniglio mannaro"
Giuseppe Conte ha dichiarato di non voler partecipare a un confronto in tv con Renzi: "Niente show, parliamo di cose serie". La replica del senatore
Scontro durissimo tra ex premier. Giuseppe Conte lo ha aperto nella tarda mattinata di martedì 16 novembre, quando arrivando all’assemblea di Confesercenti ha dichiarato di non voler partecipare a un confronto in tv con Matteo Renzi. La replica del senatore fiorentino, in diretta, non si è fatta attendere.
Scontro Conte-Renzi in tv: “Sei un coniglio mannaro”
“Non partecipo a show, parliamo di cose serie“. Questa la risposta che il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, arrivando all’assemblea di Confesercenti, ha dato ai giornalisti che gli hanno chiesto se sia disponibile a un confronto in tv con Matteo Renzi.
Pronta la replica del senatore fiorentino che, ospite a L’Aria che tira su La7, ha dichiarato: “Conte è uno che scappa, è l’uomo più veloce a scappare nella storia, quando distribuirono il coraggio era in quarantena, ha il coraggio del coniglio mannaro“.
Dopodiché Renzi ha anche precisato che non chiederà l’immunità per la vicenda Open: “Io non chiederò l’immunità, anzi, quando mai, semmai arriveremo in aula per votare per l’acquisizione del materiale, secondo me una cosa illegale e incostituzionale, ma quando arriverò alla discussione dirò che per me li possono prendere, purché seguano le regole. Io voterò a favore della presa del materiale, ma andrò in tutte le sedi a vedere se hanno violato le leggi. Per me è uno scandalo. Se qualcuno non ha fatto le cose per bene deve pagare“.
Renzi e lo scontro con Travaglio: “Berlusconi molto meglio di me”
Renzi, sempre a L’Aria che Tira, ha poi parlato dell’altro scontro avuto pochi giorni fa, quello col direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio.
Il senatore ha citato un illustre precedente, chiamando in causa Silvio Berlusconi: “Berlusconi dal quel punto di vista lì è superiore a me 20 a zero. Nel gennaio del 2013 ci fu l’intervista con Santoro e Travaglio, e Travaglio fu il principale sponsor di Berlusconi, perché lì cambiò la sua campagna elettorale”.
“Le opinioni di Travaglio sono quelle di un diffamatore professionista“, ha aggiunto.