Scontri in Kosovo, feriti 14 militari italiani del IX Reggimento Alpini: in totale coinvolti 41 soldati
I soldati italiani fanno parte della missione Nato Kfor, di stanza in Kosovo, e sono intervenuti per disperdere i manifestanti serbi
Quattordici militari italiani del IX Reggimento Alpini sono rimasti feriti negli scontri con la popolazione locale a Zvecan, nel Kosovo. Le truppe della Kfor, la Forza Nato in Kosovo, sono intervenute per sedare le violente proteste dei serbi contro l’elezione di un sindaco di etnia albanese. I militari italiani fanno parte del contingente Nato. In totale sono rimasti feriti negli scontri 41 militari Nato solo a Zvecan.
- Feriti undici italiani, tre in modo grave
- Perché sono nate le proteste nel Nord del Kosovo
- Il messaggio di vicinanza del ministro Tajani
Feriti undici italiani, tre in modo grave
Secondo le prime informazioni, tre degli quattordici italiani del IX Reggimento Alpini sarebbero rimasti feriti in modo grave. Nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita, ma alcuni soldati colpiti da bottiglie molotov hanno riportato ustioni serie.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, altri soldati italiani avrebbero riportato delle fratture esposte. Proteste analoghe a quelle di Zvecan si sono registrate in altre località del Kosovo del Nord come Zubin Potok e Leposavic.
Perché sono nate le proteste nel Nord del Kosovo
I manifestanti di etnia serba sono scesi in strada per protestare contro l’insediamento del nuovo sindaco di etnia albanese. A Zvecan, come in altri comuni del Kosovo del Nord (zona a maggioranza serba dove da mesi si registrano tensioni) i serbi hanno boicottato le elezioni del 23 aprile.
Per questo motivo a Zvecan, come in altre città, sono stati eletti sindaci di etnia albanese. Per esempio a Zvecan solo 1.500 persone, su 45mila aventi diritto, si sono recate alle urne. Secondo quanto riportato da altre agenzie, anche alcuni manifestanti serbi sarebbero rimasti feriti negli scontri.
In base a quanto riportato dall’agenzia serba Tanjung, i militari della Kfor – tra cui italiani, polacchi e ungheresi – avrebbero cercato di disperdere i mille manifestanti con manganelli, lacrimogeni e bombe assordanti.
Gli scontri in Kosovo tra manifestanti e militari
Il messaggio di vicinanza del ministro Tajani
La tensione sarebbe salita alle stelle quando i manifestanti si sono rifiutati di lasciar passare due mezzi speciali della polizia kosovara.
Nella giornata di oggi, 29 maggio, il ministro della Difesa serbo Milos Vucevic ha annunciato lo stato di allerta, confermando il dislocamento dei militari lungo il confine tra Serbia e Kosovo. Dall’Unione europea e dagli Usa è arrivata l’esortazione a riprendere i dialoghi tra Serbia e Kosovo, interrotti dopo le tensioni dei mesi scorsi.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso vicinanza ai militari della missione Kfor attraverso Twitter.
Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione KFOR rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara. Tra di loro 11 italiani di cui 3 in condizioni serie ma non in pericolo di vita. I militari 🇮🇹 continuano ad impegnarsi per la pace
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) May 29, 2023