Scontri in Francia, la colletta per l’agente che ha ucciso il giovane Nahel ha superato il milione di euro

Dopo le devastazioni dei giorni scorsi, la Francia ha vissuto la prima notte di calma. Le violenze hanno attraversato il Paese dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto a Nanterre martedì 27 giugno. Ma l’opinione pubblica è ancora profondamente divisa, come dimostra la raccolta fondi a favore proprio dell’agente, che attualmente si trova in carcere, che ha superato il milione di euro.

• L’iniziativa sul sito GoFundMe
• Altra raccolta fondi promossa dai poliziotti in motocicletta
• Si accende la polemica politica

L’iniziativa sul sito GoFundMe

È già stata ribattezzata la “colletta della discordia”, ma sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe continuano a piovere donazioni. Molti attivisti hanno chiesto al sito di rimuovere la raccolta, ma GoFundMe ha fatto sapere che l’iniziativa è “conforme alle condizioni di utilizzo, poiché i fondi saranno versati direttamente alla famiglia”.

La raccolta fondi è intitolata espressamente alla famiglia del poliziotto di Nanterre e si avvia verso un milione e 300 mila euro con oltre 60mila donazioni.

Altra raccolta fondi promossa dai poliziotti in motocicletta

L’obiettivo, fissato a 50mila euro, è stato abbondantemente superato. “Sostegno alla famiglia del poliziotto di Nanterre, Florian.M che ha fatto il suo lavoro e che adesso sta pagando un caro prezzo. Sostienilo MASSIVAMENTE e sostieni le nostre forze dell’ordine!”, recita la descrizione della raccolta fondi.

L’iniziativa è stata promossa dall’esponente di estrema destra Jean Messiha, vicino al leader del partito Reconquete, Eric Zemmour.

Oltre a questa raccolta, anche i poliziotti in motocicletta della regione Hauts-de-Seine hanno promosso una colletta che finora ha totalizzato 60mila euro, sempre a sostegno della famiglia del poliziotto.

Fonte foto: ANSA

La madre di Nahel durante una manifestazione

Si accende la polemica politica

Procede molto più lentamente, invece, la raccolta fondi a favore della madre di Nahel, il giovane ucciso a Nanterre, che finora ha totalizzato poco meno di 300mila euro.

Sulla vicenda sono intervenuti diversi esponenti politici. Il ministro della Difesa, Eric Dupond Moretti, non crede che la raccolta fondi a favore del poliziotto “sia un gesto pacificatore”. Dello stesso avviso Elisabeth Borne, primo ministro francese, che ha dichiarato che l’iniziativa “non contribuisce alla pacificazione”.

Da segnalare anche la grande partecipazione all’iniziativa a sostegno del sindaco di Hay-les-Roses, la cui famiglia è stata vittima di una violenta aggressione poche notti fa con un’auto ariere lanciata contro l’abitazione.

Fonte foto: ANSA