Sciopero venerdì 4 febbraio 2022, stop al trasporto locale: orari e città interessate
Venerdì 4 febbraio 2022, sciopero: stop al trasporto locale. Gli orari e le città interessate dall'iniziativa di protesta
Sciopero del trasporto locale in alcune città italiane lungo la giornata di venerdì 4 febbraio 2022: a proclamarlo è stato il sindacato Usb Lavoro Privato che ha organizzato una mobilitazione della durata di 4 ore, che sarà gestita territorialmente.
“Negli ultimi due anni – si legge sul sito della Usb nella pagina dedicata allo sciopero – quelli della pandemia che ha piagato un Paese già debilitato, i lavoratori del trasporto pubblico locale sono stati le vittime sacrificali di un indecoroso balletto di provvedimenti contraddittori, in assenza di controlli e protezioni contro il contagio, sullo sfondo di un panorama di aziende allo sfascio per precise volontà politiche”.
“L’unico aleatorio strumento fornito ai lavoratori – prosegue la nota – è stato l’introduzione dell’obbligo del green pass, individuato come magico toccasana per un settore che, invece di lavoratori-sceriffi del Covid, ha bisogno di investimenti cospicui, assunzioni e internalizzazioni”.
- Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: la situazione a Milano
- Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: la situazione a Roma
- Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: la situazione a Napoli
- Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: le richieste della Usb
Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: la situazione a Milano
Atm ha fatto sapere che lo sciopero “potrebbe interessare le linee ATM tra le 8:45 e le 12:45”. Inoltre, per le linee AGI, “potranno avere ritardi o essere cancellate le corse delle linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus in partenza nella fascia oraria compresa tra le 8:45 e le 12:44. Sono garantite le corse in partenza dai capolinea dall’inizio del servizio alle 8:44 e dalle 12:45 alla fine del servizio”.
Atm, attraverso una nota, ha fatto sapere che l’agitazione non si concretizzerà in nessun disservizio. “Il nostro servizio continua per tutta la giornata su tutte le linee metropolitane e di superficie”, hanno spiegato dall’azienda di trasporto pubblico.
Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: la situazione a Roma
Interessata dallo sciopero anche la rete Atac con possibili disservizi a bus, filobus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord, oltre ai collegamenti dati da Atac in sub-affidamento ad altri operatori. Sciopero anche per le linee bus gestite dalla Roma Tpl, in particolare quelle periferiche.
Mezzi Atac a Roma
Possibili disagi pure sui collegamenti extraurbani gestiti dalla società regionale Cotral. Saranno garantite tutte le corse fino alle 8.30 e quelle alla ripresa del servizio alle 12.31.
Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: la situazione a Napoli
A Napoli, Anm sul suo sito segnala che lo sciopero si svolgerà dalle ore 11.30 alle ore 15.30. Metro Linea 1: ultima corsa del mattino garantita da Piscinola alle ore 10.54 e da Garibaldi alle ore 10.52. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola alle ore 16.16 e da Garibaldi alle ore 16.56.
Funicolari: Chiaia, Centrale e Montesanto ultima corsa del mattino garantita alle ore 11.10. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 15.50. Impianto di Mergellina chiuso. Attivo servizio navetta 621 che segue le fasce di garanzia dei bus.
Linee di Superficie: (tram, bus, filobus) stop al servizio dalle ore 11:30 alle ore 15:30.
Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima l’inizio dello sciopero per riprendere circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.
Sciopero mezzi di trasporto 4 febbraio 2022: le richieste della Usb
“Lo sblocco dei licenziamenti sostenuto anche da Cgil Cisl Uil ha dato il via ad una ondata di esuberi, delocalizzazioni e ristrutturazioni pesantissime. Non bastassero gli aumenti che stanno falcidiando ulteriormente salari e pensioni, già tra i più poveri d’Europa, la manovra di bilancio dirotta quasi tutte le risorse sulle imprese, lasciando i lavoratori senza sostegno economico” Così Usb.
E ancora: “Nulla viene destinato al reddito di emergenza o alla cassa integrazione, compresa quella Covid, proprio mentre centinaia di aziende attuano o minacciano licenziamenti di massa”. Per il sindacato serve “rendere possibili un trasporto pubblico sicuro e dignitoso che risponda in modo efficiente alle reali esigenze dei territori in un contesto di lavoro sano e rispettoso degli operatori del settore”.
Altra richiesta è quella di “intervenire e modificare la logica, assurda, per la quale si vogliono affrontare le complesse problematiche del trasporto, come della scuola e della sanità, agendo esclusivamente sui costi e sui possibili risparmi attraverso i tagli e gli aumenti dei carichi di lavoro senza porsi in modo proficuo nei confronti delle reali esigenze dei cittadini né, tanto meno, delle condizioni di lavoro imposte”.
Usb, sostiene inoltre che si deve “intervenire e modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti”.
“Al trasporto pubblico in particolare occorre una rivoluzione sistemica, che rimetta al centro il valore pubblico dei servizi e scardini definitivamente lo status quo di aziende che, finanziate con soldi pubblici, non riescono a garantire nemmeno gli stipendi. Figuriamoci la sicurezza e lo sviluppo”, concludono i vertici del sindacato.