Sciopero Rai, perché È sempre mezzogiorno e Storie italiane non vanno in onda lunedì 23 settembre
Sciopero alla Rai, saltano diversi programmi da È sempre mezzogiorno a Storie italiane: quali sono i motivi dietro la protesta dei lavoratori
Lunedì 23 settembre diversi programmi di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 sono saltati a causa dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda. Da Unomattina a Storie italiane, passando È sempre mezzogiorno, non vanno in onda lunedì 23 settembre: quali sono quelli che non sono andati in onda per l’agitazione.
- Perché È sempre mezzogiorno e Storie italiane non si vedono?
- Perché c'è in corso uno sciopero alla Rai?
- Il comunicato di Usigrai sullo sciopero del 23 settembre
Perché È sempre mezzogiorno e Storie italiane non si vedono?
Diversi programmi non sono andati o non andranno in onda durante lo sciopero di lunedì 23 settembre.
Rai 1
- Tg1 Mattina
- Unomattina (sostituito da Diario di Unomattina)
- Storie italiane (sostituito da Linea Verde)
- È sempre mezzogiorno (sostituito da un best of della trasmissione)
Un momento della protesta dei dipendenti Rai della sede di Firenze, 11 giugno 2014: già 10 anni fa si scioperava per RaiWay
Rai 2
- Tg2 Italia Europa (sostituito da Candice Renoir);
- I fatti vostri (sostituito dalla cerimonia di restituzione del tricolore degli atleti italiani dopo le Olimpiadi di Parigi 2024).
Rai 3
- Buongiorno Italia
- Buongiorno Regione
- Agorà (sostituito da Guardia, ladro e cameriera)
- Restart (sostituito da un documentario di Geo)
- Elisir (sostituito da I due compari)
Perché c’è in corso uno sciopero alla Rai?
La sigla Slc Cgil Nazionale lo scorso 13 settembre aveva riassunto i motivi dello sciopero di lavoratrici e lavoratori Rai:
- riaprire il tavolo di confronto su una diversa ipotesi di rinnovo contrattuale;
- sensibilizzare le istituzioni sull’esigenza di un progetto che ridefinisca e rilanci ruolo e scopo dell’azienda concessionaria del Servizio Pubblico Radiotelevisivo (presupposto necessario a garantire condizioni di lavoro dignitose a tutti i dipendenti);
- bloccare la paventata vendita delle quote di maggioranza di RaiWay;
- garantire risorse certe in grado di assicurare un futuro all’azienda.
Il comunicato di Usigrai sullo sciopero del 23 settembre
Usigrai, sindacato delle giornaliste e dei giornalisti Rai, aveva già diffuso sui social il comunicato mandato in onda in tutti i tg e giornali radio lunedì 23 settembre:
“L’Usigrai condivide le preoccupazioni di impiegati, tecnici, operai e quadri dell’azienda che domani (lunedì 23 settembre, ndr) saranno in sciopero. L’incertezza sulle risorse destinate al servizio pubblico, il futuro di RaiWay e un piano industriale ancora sulla carta, sono il sintomo di una Rai bloccata da pabrtiti e Governo che puntano a una nuova spartizione delle poltrone, in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione. Per l’’Usigrai il rilancio dell’Azienda parte anche da un approccio diverso al tema dei rinnovi contrattuali che metta al centro del confronto sullo sviluppo del Servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale, il ruolo dei dipendenti della Rai”.
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