Sciopero dei camionisti immediato e a oltranza dal 1 marzo: a rischio i rifornimenti in supermercati e negozi
L'Unione Sindacale di Base ha indetto lo sciopero immediato per camionisti e autotrasportatori merci: di procederà a oltranza in assenza di risposte
L’Usb ha indetto uno sciopero immediato e a oltranza per i camionisti, denunciando l’assenza di risposte dai ministeri. La protesta nasce dal mancato riconoscimento delle tutele richieste, peggiorato dalle recenti modifiche al codice della strada. L’agitazione si somma a quella del trasporto pubblico locale, con i sindacati pronti a proclamare un altro sciopero.
- Sciopero dell'ultima ora dei camionisti
- Le richieste degli autotrasportatori
- A rischio il rifornimento di alimentari
Sciopero dell’ultima ora dei camionisti
I camionisti incrociano le braccia con effetto immediato e a oltranza. L’Usb ha indetto lo sciopero degli autotrasportatori su scala nazionale, dopo i solleciti andati a vuoto sia con il ministero dei Trasporti che con quello del Lavoro.
Gli autotrasportatori hanno scelto di fermarsi, modulando la protesta a seconda della partecipazione nelle varie aree. L’astensione dal lavoro, viene spiegato nella nota del sindacato, proseguirà senza sosta finché i ministeri non convocheranno un tavolo per affrontare le criticità del settore.
Le richieste degli autotrasportatori
“Da anni la categoria soffre l’abbandono da parte delle istituzioni e la noncuranza da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl, di cui l’ultimo rinnovo non ha garantito nessuna delle tutele richieste dei lavoratori che da decenni sono sempre le stesse” viene esplicitato nel documento.
Il riferimento è alla “tutela delle patenti professionali, il miglioramento delle condizioni economiche e maggiori investimenti sulla sicurezza e sugli aggiornamenti professionali”.
A pesare inoltre è il nuovo codice della strada, descritto come un ulteriore elemento di svantaggio per gli autotrasportatori.
“L’introduzione della sospensione breve della patente, ad esempio, va a penalizzare dei lavoratori che subiscono sanzioni spesso a causa delle carenze strutturali del settore e delle infrastrutture ad esso dedicate” viene chiarito.
A rischio il rifornimento di alimentari
Se l’agitazione dovesse protrarsi per diversi giorni, il rifornimento a supermercati e negozi locali potrebbe essere messo a dura prova. Secondo quanto riportato, oltre il 50% dei partecipanti alla protesta sarebbero autisti impiegati nel settore alimentare, con il compito di trasportare merci destinate a rifornire punti vendita come supermercati e negozi.
Questa situazione potrebbe avere gravi ripercussioni sulla disponibilità dei prodotti sugli scaffali, con una possibile carenza di beni essenziali nelle prossime settimane, alimentando ulteriori disagi per i consumatori.
Il blocco del settore rischia infatti di paralizzare gran parte della catena di distribuzione, mettendo in difficoltà sia i commercianti che i cittadini.
